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Apertura strutture turistiche, una soluzione dal passaporto sanitario

Lopalco: "In attesa di conoscere il piano nazionale, sarà posta la massima attenzione a recepire i suggerimenti degli operatori"

Nella seduta congiunta delle commissioni III, IV e VI, presiedute da Francesco Paolicelli, Mauro Vizzino e Donato Metallo, si sono svolte le audizioni sul tema: “Protocollo regionale per vaccini alle imprese turistiche”.  Sono stati gli stessi presidenti delle commissioni che hanno voluto convocare in audizione gli assessori alla sanità, al turismo e al lavoro e le associazioni di categoria e datoriali con l’obiettivo di accelerare sul protocollo tra Regione Puglia e Confindustria, in considerazione della possibilità di far diventare hub vaccinali le aziende del territorio. Le sollecitazioni sono giunte dagli operatori turistici affinchè si possa intervenire subito e partire con le aperture delle strutture turistiche.  

L’assessore al turismo Massimo Bray, si è mosso dalle dichiarazioni del presidente Draghi in riferimento al comparto del turismo, secondo cui è la priorità da salvare visto che si sono persi 53 miliardi di euro. Anche per la Puglia è una assoluta priorità, per questo Bray ha chiesto a Lopalco di considerarla tale, individuando soluzioni adeguate. Una fra queste potrebbe essere un passaporto sanitario sulla base di tre tipologie individuate: test molecolare, persone vaccinate e persone guarite. Le sollecitazioni derivanti dalla maggioranza e dall’opposizione sono condivise anche con la giunta che ha una forte sensibilizzazione di mettere al centro dell’attenzione la necessità di dare risposte certe e tempestive. 

L’assessore al lavoro Sebastiano Leo è soddisfatto per la grande sinergia tra assessori e consiglieri e questo è un buon punto di partenza per arrivare a risultati importanti. Bisogna pensare alle imprese, ma bisogna fare anche delle scelte sulla base del numero dei dipendenti. L’assessore alla sanità Pierluigi Lopalco, non presente ai lavori, ha fatto giungere una nota con la quale ha comunicato che si è in attesa di conoscere il piano nazionale, ma nel frattempo sarà posta la massima attenzione a recepire i suggerimenti degli operatori.  È intervenuto però il capo dipartimento alla salute Vito Montanaro, che ha detto che nei prossimi giorni sarà sottoscritto un piano nazionale e dopo si potrà procedere ai protocolli attuativi e iniziare la campagna vaccinale per il sistema produttivo. Per una campagna vaccinale bisogna tener conto di due aspetti: l’aumento delle coorti dei vaccinabili scendendo al di sotto dei sessantenni, e l’aumento del numero di dosi a disposizione per la regione Puglia. Quando si avrà a disposizione un numero cospicuo di dosi, si potranno destinare le dosi anche al mondo produttivo. Per il sistema politico regionale i due settori verso i quali è alto il livello di attenzione sono agrindustria e turismo.

Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti delle associazioni di categoria e datoriali.  Per Confcommercio Puglia, nella persona di Giuseppe Chiarelli, è indispensabile capire quando potrà partire la vaccinazione per gli operatori del turismo e un maggior coinvolgimento sulle scelte da adottare da parte della Giunta. Da Giuseppe Riccardi di Cna Puglia, disponibilità a fare qualsiasi sforzo ma è opportuno un approfondimento sulle modalità da adottare. Francesco Caizzi di Federalberghi Puglia, ha denunciato un mancato lavoro di sinergia con la nuova giunta. La ripartenza doveva prevedere l’effettuazione dei vaccini tramite i medici del lavoro. Non è stata fatta alcuna campagna di promozione e nessuna azione a sostegno dei lavoratori stagionali. "Siamo in una situazione di sbando. Le imprese alberghiere sono in forte difficoltà, è necessario quindi, lavorare su una capacità di programmazione futura", ha detto Caizzi.

Confindustria Puglia gruppo turismo Massimo Salomone, ha fatto presente che sono tante le aziende pronte a diventare hub vaccinali.  Il segretario generale della Cgil Puglia Gesmundo, ha detto che deve essere messo a sistema tutto il settore produttivo pugliese caratterizzato da tante piccolissime aziende. È indispensabile ragionare su una proposta sul piano vaccinale con il coinvolgimento di tutte le imprese.  Dalla Cisl Puglia è pervenuta la richiesta di avere una programmazione certa. Confartigianato Puglia ha lamentato la mancanza di posizioni rassicuranti sull’organizzazione delle procedure di vaccinazioni.  Da Marco Dell’Anna di Uil Puglia, la richiesta di una programmazione inclusiva e organica, senza fare alcuna differenziazione tra imprese, per garantire l’effettiva ripartenza.  

Per il sindacato Italia Balneari è intervenuto Antonio Capacchione, il quale ha evidenziato che un grosso problema oggi è quello relativo ai protocolli per l’operatività delle attività, perché l’applicabilità delle linee guida nazionali deve trovare una formalizzazione a livello regionale. Francesco Decarlo di Assoturismo ha rilevato la necessità di attivarsi subito per le vaccinazioni e parlare di più di promozione. Su proposta del consigliere Francesco Ventola, l’invito ai presidenti delle tre commissioni riunite, a formalizzare, con una nota da inviare agli assessori competenti, la richiesta di organizzare dei tavoli in cui parteciperanno le organizzazioni di categoria per definire insieme le linee da adottare.
 

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