San Pietro Vernotico, il sindaco Rizzo: "Situazione Covid preoccupante"
Nel consueto bollettino del primo cittadino si riscontra un positivo ogni 370 abitanti: il più anziano è nato nel 1940, il più giovane ha circa un anno
SAN PIETRO VERNOTICO - Un positivo ogni 370 abitanti. Il più anziano ha 80 anni, il più piccolo un anno circa. Questi i dati forniti dal primo cittadino di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, a seguito dei dati arrivati oggi dalla Prefettura. Sono 36 quelli ufficialmente comunicati più uno del quale è a conoscenza il sindaco. "Non ho indicazioni in merito a quanti dei casi indicati predetti sono asintomatici e quanti, di contro, manifestano problematiche differenti - spiega Rizzo - che hanno magari comportato un ricovero ospedaliero. Il dato certo ed inconfutabile è che il numero è in continua salita. Tutte le età sono interessate. Nessuno di noi è un supereroe, immune dal rischio, tanto da sfidare il virus che può annidarsi ovunque, su qualunque oggetto tocchiamo, entrando a contatto con bambini, ragazzi, giovani ed anziani. Ho letto nomi di persone che normalmente non frequentano circoli privati, feste, bar, incontri conviviali, associazioni: eppure hanno contratto il virus in uno di quei pochi momenti in cui sono usciti da casa."
Ringraziando i cittadini per i comportamenti assunti in occasione delle ricorrenze dell'1 e 2 novembre, con uno svolgimento regolare anche, grazie, al ruolo svolto dalla locale Protezione civile e alla presenza della Polizia Locale, e nell'attesa del nuovo Dpcm che dovrebbe essere firmato in serata, Rizzo esorta, ancora una volta i cittadini a rispettare le regole minime e basilari: "Restiamo a casa il più possibile, usciamo solo nei casi in cui è consigliato farlo per motivi di necessità, sia essa lavorativa o di altro genere, usiamo la mascherina fuori dalle mura domestiche, ed in casa quando vi sono estranei al nucleo familiare, laviamo spesso le mani, distanziamoci sempre di almeno un metro, se vi sono condizioni di affollamento innanzi ad attività od uffici pubblici evitiamo di sostare, evitiamo di essere parte di assembramenti".
"Noi genitori dobbiamo sapere che i nostri figli - continua il sindaco - partendo dal presupposto che tanto frequentano sempre gli stessi amici, passeggiano e sostano senza mascherina, quando condividono momenti lo fanno riducendo la distanza a meno di un metro, senza mascherina. Probabilmente sono anche loro che porteranno il virus in casa e vi costringeranno a fare quarantena, che può arrivare sino a 21 giorni se tutto va bene, sperando sempre che non vi siano complicazioni a livello fisico. Non aspettate come spesso accade che piovano le multe, non è solo un problema di ordine economico, ma anche di salute, sociale ed economico. Rammento a noi tutti che se dovessimo superare determinati limiti tanto da rientrare nelle ipotesi tipizzate da zona rossa, sarà inevitabile adottare provvedimenti restrittivi di chiusura, con riflessi disastrosi. Ogni tanto poniamo da parte il nostro egoismo, ragioniamo come collettività."