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Emergenza Covid-19

"Alleggerire didattica in presenza per contenere i contagi": emanata nuova ordinanza

Le nuove misure saranno valide dal 18 al 23 gennaio. Prorogata l’attuale didattica digitale integrata al 100 per cento nelle scuole secondarie di secondo grado

Così come annunciato nelle scorse ore, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha emanato una nuova ordinanza (la numero 14) sull’attività didattica finalizzata a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Le nuove misure, di seguito illustrate, saranno valide dal 18 al 23 gennaio. 

L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione si deve svolgere in applicazione del Dpmc 14 gennaio 2021 che prevede che “L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza". 

Le Istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione garantiscono comunque il collegamento online in modalità sincrona per tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente per i propri figli di adottare la didattica digitale integrata, tenendo presente che agli studenti che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza della presente ordinanza, salvo deroga rimessa alle valutazioni del dirigente scolastico.

ordinanza scuola 18-23 gennaio-2

Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado, nonché i Cpia, adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

Le Istituzione Scolastiche devono comunicare, ogni lunedì della settimana, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Dipartimento della Salute, attraverso la procedura predisposta sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it, il numero degli studenti e il numero del personale scolastico positivi al covid-19 o in quarantena, nonché tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività didattica adottati a causa dell’emergenza Covid.

“Siamo estremamente preoccupati per quanto l'Istituto superiore di Sanità ha oggi reso pubblico e per quanto il Governo ha fatto di conseguenza, rendendo più rigide le regole di zonizzazione al punto da mandare in zona arancione molte regioni italiane. L'Istituto superiore di sanità ci chiede di mantenere inalterate le misure di contenimento della curva epidemiologica. Ed una delle misure adottate in Puglia per ottenere tale contenimento è l'alleggerimento della didattica in presenza attraverso la libera scelta della didattica digitale integrata da parte delle famiglie che lo desiderino. Tale metodo non impedisce la didattica in presenza per coloro che la ritengono necessaria e, contemporaneamente, non obbliga le famiglie che temono il contagio all'obbligo di frequenza in presenza. È un sistema che certamente richiede grande sacrificio ai docenti nel gestire entrambe le didattiche, ma è anche il miglior compromesso tra due esigenze apparentemente contrapposte che invece in questo modo realizza pienamente il diritto allo studio e il diritto alla salute".
"Anche chi è obbligato dalle proprie necessità alla didattica in presenza, sicuramente più pericolosa di quella a distanza, ha un vantaggio in termini di salute perché le classi sono meno affollate e questo tutela anche la salute di insegnanti e personale scolastico senza coartare la volontà di nessuno e soprattutto rispettando le disposizioni nazionali". Aveva scritto ieri Emiliano. 

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