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A Brindisi si discute di Federico II e portualità meridionale

Il 25 gennaio 2018 ore 17.30 presso la Sala Conferenze di Palazzo Granafei Nervegna Brindisi presentazione del volume "La riforma portuale di Federico II dell'avvocato salernitano Alfonso Mignone

BRINDISI - Il 25 gennaio 2018 ore 17.30 presso la Sala Conferenze di Palazzo Granafei Nervegna Brindisi presentazione del volume "La riforma portuale di Federico II dell'avvocato salernitano Alfonso Mignone. L'evento vede la partnership di Propeller Club Port of Brindisi, Comune di Brindisi, Società di Storia Patria Puglia Sezione di Brindisi e Cresta Puglia.

L'antica Brundisium era già porto commerciale strategico ai tempi dell'Impero Romano e, grazie all'ampliamento dell'arsenale e ai dragaggi voluti da Federico II, divenne il più importante scalo del Regno di Sicilia sulla sponda adriatica. Non compare tra gli scali "export oriented" dell'ordinatio novorum portuum del 1239 ma fu denominato per decreto imperiale "Caput terrarum maritimarum Apuliae" divenendo gate per i traffici mercantili con l'Oriente soprattutto dopo l'alleanza politica e commerciale con la Repubblica marinara di Venezia.

Dal porto salpavano le navi per le campagne militari dei crociati e dei pellegrinaggi in Terrasanta oltre che le derrate per l'approvvigionamento dei presidi cristiani d'oltremare. A Brindisi sorsero la Zecca (la moneta coniata era l'Augustale) la Banca di Stato e un ponte verso Asia e Africa. Dalla visione logistica di Federico II nascerà il dibattito sul futuro del porto di Brindisi e delle reti transmediterranee per comprendere quali dovranno essere i percorsi virtuosi che dovrà intraprendere la portualita' meridionale per mantenere competitivita' ed intercettare i flussi di traffico per mercati consolidati da secoli.

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