All’Ipogeo Club la musica live di Viva Lion
TORRE SANTA SUSANNA - C’è tutta l’America dei secoli scorsi in Mi Casa Es Tu Casa, il primo full album di Viva Lion dove il suono degli albori del nuovo continente dirompe in un sapiente amalgama di gospel, folk, country, rock, emo. Sabato 14 maggio a Torre Santa Susanna presso l’Ipogeo Club ci sarà il liveprodotto da Cosecomuni e in uscita per la casa torinese INRI il prossimo 23 ottobre, il lavoro che vanta un respiro internazionale rivendicando a pieno titolo la firma di un cittadino del mondo accidentalmente nato in Italia: Daniele Cardinale, autore e compositore di tutte le tracce, eterno spirito nomade influenzato da una vita all’insegna del viaggio e della scoperta, seguito nella nuova formazione in duo dal polistrumentista Marco Lo Forti. “Ho scelto di chiamarlo Mi Casa Es Tu Casa per due motivi. Il primo è il Sud della California, una parte di mondo a cui sono molto legato. Abitato da americani e messicani, è dai messicani che ho imparato il significato dell’accoglienza. Il secondo è che ho suonato tanto dall’uscita del mio primo lavoro “The Green Dot Ep”: 150 concerti tra Italia, Spagna e Stati Uniti in locali, bar, negozi e case, e sentirmi a casa è la cosa che mi piace di più quando siamo sul palco. Mi Casa Es Tu Casa è un messaggio di benvenuto per noi che suoniamo e di noi che suoniamo per chi ci ascolta. Vengo da una famiglia numerosa e mi piace pensare che Viva Lion sia una grande famiglia”.
L’esordio su INRI sorprende per la maturità compositiva e per la difficile collocazione geografica e temporale: un disco eterogeneo ma non dispersivo, di un percorso che nei testi e nei suoni ricorda i viaggi dei primi pioneers e il folk primordiale, con suggestivi elementi di contemporaneità che lo rendono un lavoro moderno e credibile.
Nel precedente The Green Dot Ep non ci sono batterie, tutte le percussioni sono suonate battendo mani e piedi, usando il legno e altri oggetti trovati in studio. Nel nuovo album, anche questa volta registrato nel Cosecomuni Recording Studio, si aggiungono brani suonati full band (Off Chest, Safe Night) e altri con un set di batteria (Castles, Oh bummer !), oltre agli strumenti poveri (Hope in the hill e Goodmorning/Goodnight ).
Continua invece la collaborazione con altri artisti: In Mi Casa Es Tu Casa emergono i featuring con Sadside Project e Joe Victor, entrambi italiani, romani, anglofoni e dal sound internazionale e Gerson D’souza, canadese di origini indiane che ha collaborato alla scrittura di alcuni testi (Off Chest, Legacy costs, Safe night).