Approdano a palazzo Nervegna le opere sul Mediterraneo del maestro Faccincani
Athos Faccincani in mostra a Brindisi per presentare i quadri dedicati al Mediterraneo: l’inaugurazione si terrà sabato 9 gennaio alle ore 18,30 con la presenza del Maestro presso palazzo Granafei - Nervegna
Sarà il Maestro Athos Faccincani in persona a realizzare la mostra che sarà allestita presso le sale espositive del palazzo Granafei - Nervegna. La personale di pittura, con quadri in olio su tela, sarà curata da Giuseppe Benvenuto.
Protagonisti dei colori di Faccincani saranno questa volta proprio alcuni scorci del Mediterraneo, di cui l’artista si è innamorato. I toni accesi e variopinti tipici della sua pittura hanno incontrato la Puglia, la Campania, la Sicilia e tante altre situazioni sul Mediterraneo.
“Ogni quadro nasce sempre da una attenta osservazione – dichiara Faccincani -. Di qui la voglia di dare un’anima al luogo, di infondergli la gioia, la luce, il sole, i colori; perché debba parlare di sé a chi lo guarda esprimendo, attraverso la mia fantasia, il suo sogno”. È per questo forse che i quadri del Maestro, e la sua pittura espressionista, sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. “Io amo particolarmente il nostro Sud, terra di cultura e di grandi paesaggi naturali. E sono molto legato alla Puglia in particolar modo, per le sue bellezze autentiche, come ne ho viste in poche parti del mondo, come il Gargano, ad esempio. Ma anche per la sua luce, per l’ottima cucina, e per la particolare cordialità dei pugliesi”.
“Il Faccincani possiede la solidità espressiva di imprimere alla pennellata l’evocatività di un ricordo, lo stigma di un sogno del passato, l’onirico che incontra se stesso e si fa forma, figurativo canto che sa rendere a un tempo il calore del paesaggio e il passato di un uomo che ha vissuto delle narrazioni”, suggerisce Giuseppe Marrone, filosofo.
“Faccincani regalerà alla Città di Brindisi una personale tutta mediterranea, intrisa di colori, gioia di vivere e felicità. È un pittore molto amato, ovunque nel mondo, proprio perché possiede una tecnica magistrale che emoziona ed esalta. Un artista che ha la capacità di rendere ancora più bello ciò che nel corso della sua intensa vita ha osservato, carezzato, toccato”, ha concluso Benvenuto, direttore artistico della mostra.