"Ridiamo vita al collegio navale Tommaseo", una mostra organizzata dal Fai
BRINDISI - È stata presentata ieri mattina, venerdì 2 ottobre, presso la sezione locale del Fai, fondo ambiente italiano, nella Casa del turista, la mostra fotografica “Ridiamo vita al collegio navale “Niccolò Tommaseo”. La mostra, che sarà aperta sabato 10 ottobre alle ore 17, presso il chiostro di San Paolo eremita di Brindisi, è organizzata dal comitato “Ridiamo vita al collegio navale Niccolò Tommaseo” in collaborazione con l’istituto nautico “Carnaro” di Brindisi e patrocinato dalla delegazione di Brindisi del Fondo ambiente italiano, dall’amministrazione provinciale, dal Rotary Brindisi Valesio e dalla Flotta Ise international yachting fellowship of rotarians per avviare il primo passo di un progetto finalizzato a salvaguardare e recuperare il valore storico del collegio navale “Tommaseo”.
La mostra, arricchita dagli scatti della nota fotografa Nancy Motta, sarà aperta dai saluti del sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, e dalla presentazione storica curata dalla sezione locale della Società di storia patria per la Puglia. La rassegna sarà visitabile anche nelle giornate di domenica 11 e lunedì 12 ottobre, dalle 10 alle 20. Per visitarla occorrerà prenotare al numero: 339-7097732. Obiettivo primario dell’iniziativa sarà quello di far votare il collegio navale al maggior numero di persone possibile, per posizionarlo tra i primi posti nella classifica della competizione promossa dal Fai dal titolo “I luoghi del cuore Fai”, e poter accedere al contributo previsto per i siti più votati. Il concorso, iniziato lo scorso maggio, terminerà il 15 dicembre 2020. Alla conferenza stampa di presentazione della mostra erano presenti la delegata della sezione di Brindisi del Fondo ambiente italiano, dottoressa Giuseppina Scarano, Raffaele Mauro e Lucrezia Germinario, membri del comitato “Ridiamo vita al collegio navale Niccolò Tommaseo”, il segretario della sezione di Brindisi della Società di storia patria per la Puglia, Antonio Mario Caputo, e Paolo Panunzio, presidente del Rotary club Brindisi “Valesio”.
Il progetto “I luoghi del cuore Fai” è, come ha affermato la dottoressa Scarano a BrindisiReport.it, un progetto del Fai che si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro Paese: “L’obiettivo di questa manifestazione è porre il sito all’interno del portale “Luoghi del cuore Fai” e poi sollecitare il voto nella popolazione, fra i cittadini, affinché il “Tommaseo” si posizioni bene nella classifica. I primi tre luoghi classificati ricevono anche un contributo a fronte di un progetto che deve essere fatto dal comitato in collaborazione con il Fai. Quindi un progetto concreto. Non sono somme elevate. Il valore di questa operazione è di portare la popolazione ad essere consapevole di ciò che c’è di bello sul nostro territorio e nel nostro Paese”. La volontà del comitato, ha spiegato, infine, la delegata Fai, è quella di dare valore al sito che, oltre ad avere un significato storico può essere una leva di sviluppo della città, soprattutto se diventasse un luogo di formazione sulle attività legate al mare, dalla pesca alle energie alternative.
Il “Tommaseo”, esempio di razionalismo architettonico italiano tra i più importanti, realizzato dall’architetto Minnucci nel 1937, è oggi un luogo di decadimento, come evidenzia Raffaele Mauro: “Tutta la zona dove c’era il vecchio campo di calcio è diventata una piccola foresta abbandonata, se dovessimo riuscire a portarlo nelle primissime posizioni, già con quei fondi si potrebbe sistemare questa foresta che ormai ha invaso tutta l’area”. Il collegio navale è stato ed è storia della città e del porto di Brindisi, come sottolinea il dottore Panunzio: e“Legame autentico di un’istituzione di Brindisi con il mare, con risvolti sociali ed economici. Un gioiello che bisogna rivalorizzare, ma soprattutto tutelare”. Per il professore Caputo, poi, il collegio navale fu un’opera grandiosa per il periodo. Furono impegnati 50 mila metri quadrati per costruirlo e spesi 6 milioni nel 1937 per erigerlo. “Una cifra iperbolica per quel tempo - commenta il professore - dava spazio a 900 studenti che potevano intraprendere la vita marinara, potevano frequentare il ginnasio-liceo, potevano frequentare classi del liceo scientifico. Successivamente avrebbero potuto frequentare anche classi dell’istituto tecnico nautico”. Caputo conclude ricordando che il collegio “Tommaseo” accoglieva tutte le realtà dell’Italia e dell’Europa perché era un collegio modello.
Per votare occorre andare sul sito del Fai, cercare il collegio navale e cliccare su “vota” oppure nei giorni della mostra fotografica si potrà firmare il modulo disponibile.