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“Una chitarra in Frac”, omaggio a Domenico Modugno: tutti invitati

Il 6 agosto ricorre il 25esimo anniversario della morte di Domenico Modugno e San Pietro Vernotico, lo ricorda con una serata all’insegna della musica

SAN PIETRO VERNOTICO – Il 6 agosto ricorre il 25esimo anniversario della morte di Domenico Modugno e San Pietro Vernotico, il paese dove il cantautore ha vissuto fino alla maggiore età, lo ricorda con una serata all’insegna della musica, della sua musica, di quelle note che hanno fatto “volare” il mondo intero. Martedì 6 agosto sul piazzale panoramico di Campo di Mare, marina di competenza del comune di San Pietro Vernotico, andrà in scena “Una chitarra in Frac” a cura del maestro Vito Nicola Paradiso. L’evento è organizzato dall’associazione culturale Domenico Modugno in collaborazione con il Comune di San Pietro Vernotico e il Gal Terra dei Messapi. Nella mattinata di oggi, sabato 3 agosto, presso la sede dell’associazione sita in piazza del Popolo gli organizzatori hanno presentato l’evento. Oltre a due componenti dell'associazione, Mimino Modugno e Ruby Coletta, c'erano l'assessore alla Cultura Antonella De Matteis e Cristiano Legittimo responsabile della comunicazione del Gal Terra dei Messapi. 

Si tratta di uno spettacolo che lascerà gli spettatori senza parole, assicurano gli organizzatori. Il maestro Vito Nicola Paradiso, classe 1964, concertista, compositore, autore, didatta, porterà in scena alcuni brani di Modugno trascritti per sola chitarra.

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La serata si compone di cinque momenti: il Modugno romano (Musetto-vecchio Frack), il Modugno napoletano (Io, mammata e tu, Tu si nna cosa grande e O cafè), il Modugno salentino (Amata Terra mia, Lu Tamburellu), il Modugno siciliano (U pisci Spada, Malarazza, La Sveglietta), il Modugno sanremese (Dio, come ti amo, Nel blu dipinto di blu).

L’obiettivo dell’associazione culturale che da oltre vent’anni porta in giro per l’Italia il ricordo dello storico cantautore, continua a essere quello di rendere anche San Pietro Vernotico, come la vicina Polignano a Mare con cui c’è un gemellaggio dal 2005, “il paese di Modugno”.

“Non c’è alcuna intenzione di entrare in competizione con la bella cittadina barese che da anni ormai viene identificata come la città di Modugno – ha spiegato Mimino Modugno, presidente dell’associazione e nipote del cantautore – ma Modugno è anche sampietrano, ha vissuto qui la sua giovinezza e alcuni suoi parenti vivono qui. Noi abbiamo sempre promosso questo grande cantautore senza alcun fine di lucro ma forse è arrivato il momento che anche San Pietro, le amministrazioni e i cittadini si rendessero conto che questo illustre personaggio può portare ancora grandi cose al territorio”. Mimino Modugno sogna un’amministrazione che inserisca nei capitoli di bilancio spese da destinare ad attività legate alla promozione di Domenico Modugno, o locali che portano i nomi delle sue canzoni.

Parlare di business forse può sembrare oltraggioso per chi è legato affettivamente al cantante e conserva ricordi di lui ricchi di emozione, ma è chiaro che promuovere iniziative che ruotano intorno a nomi così importanti noti in tutto il mondo non può che fare bene all’economia di un paese che ormai ha perso tutto. Come ha sottolineato Ruby Coletta, anche lui cantautore, produttore discografico e promotore di Modugno “San Pietro non è più un paese agricolo, non ha grandi bellezze architettoniche, non ha il bel mare, perché non può ripartire proprio dai personaggi che lo hanno abitato?”

Una domanda che va rivolta non solo alle amministrazioni ma anche alle associazioni, ai commercianti e ai cittadini stessi. La serata del 6 agosto può rappresentare ancora un punto di partenza verso un nuovo modo di intendere lo sviluppo del territorio. Intanto basta partecipare, in mone di Modugno. 

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