Concerto Ziad Trabelsi al Nervegna Caffè Letteriario
BRINDISI - Un evento quello di venerdì 5 agosto alle ore 21,30 ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti presso il Nervegna Caffè Letterario in via Duomo 20, nato dalla collaborazione tra GranafertArt e l'associazione Adriatic Music Culture di Brindisi che ospita un quartetto di eccezionali musicisti della scena etnomusicale italiana Ziad Trabelsi, Primiano di Biase, Francesco Salvadore, Paolo Rocca.
Ziad Trabelsi. Cantante, compositore e ideatore del progetto musicale “Carthage Mosaik”nasce a Tunisi nel 1976 da una famiglia d’arte, suo padre è stato un importante musicista e compositore dell’Orchestra araba della Medina di Tunisi. Nel 1994 si diploma al conservatorio e nel 2002 approda a Roma diventando membro dell’Orchestra di Piazza Vittorio, come virtuoso di oud, il liuto arabo, cantante e compositore, contesto alla ricerca continua di un dialogo artistico tra la tradizione musicale araba e quella degli altri artisti membri, creando progetti estremamente eclettici di altissimo valore qualitativo, acclamati dal pubblico e dalla critica. La canzone francese e italiana, ma anche il mondo delle song e dei riff che vengono dal rock e dal blues anglo-americano è una continua fonte d’ispirazione, che lui mescola abilmente e con grande naturalezza nella sua musica. Le sue melodie mantengono sempre un profondo legame con le musiche e le sonorità del mondo arabo e mediterraneo sul quale si è formato ed esercitato sin da bambino. Il risultato è un progetto di musica d’autore e di ricerca tra improvvisazione, ritmo e contaminazione. Le sue canzoni e la sua musica sono una sorta di “neofolk urbano” senza confini geografici.
Il progetto “Carthage Mosaik”è un progetto aperto cui fanno riferimento di volta in volta i diversi musicisti con cui condivide spesso il palco e che nasce dall’idea di costruire insieme agli altri un mosaico tra le esperienze e le storie musicali di ognuno di loro.
Primiano Di Biase, compositore e arrangiatore musicale ha suonato con molti artisti, da Moni Ovadia, Francesco De Gregori a Renato Zero, fino a quando non è arrivata la pandemia da Covid-19 che lo ha costretto a rientrare dagli Stati Uniti. Inizia così un nuovo percorso di vita, inizia a dedicarsi all'agricoltura. In un giorno qualsiasi durante il lockdown decide di suonare il piano per le piante del suo orto.
Francesco Salvadore “Unavantaluna, Compagnia di musica siciliana“. Entra in contatto con la musica popolare siciliana e con le forme del “cuntismo” tradizionale isolano sin da giovanissimo per le strade e le piazze dei paesi della Sicilia orientale. Appena quindicenne, entra a far parte del “Coro Popolare Siciliano”, formazione fra le più rigorose in ambito etnomusicologico per la serietà e meticolosità delle proprie ricerche e riproposizioni, in qualità di corista e ballerino, partecipando a tre produzioni distinte. Qualche anno dopo, prende parte alla formazione della “Compagnia Liberi Attori Siciliani”, con cui, per due stagioni, propone commedie di sapore farsesco in lingua siciliana in numerose piazze dell’Isola. Trasferitosi a Roma, rinsalda nel tempo l’antico legame con le proprie origini, e dal 2003 segue le lezioni di percussioni popolari e canto sul tamburo di Nando Citarella, ai cui spettacoli ha più volte preso parte come tamburellista. Dal 2004 dedica tutta la sua energia al progetto “unavantaluna - cumpagnia ri musica siciliana”, con l’intento di coniugare, in una cornice di tradizione popolare, ricerca musicale, teatralità antica e moderna spettacolarità.
Paolo Rocca tra il 1986 e il 1988, dopo il diploma di clarinetto, si specializza a Londra dove studia musica da camera con Jack Brymer (Primo clarinetto della R.P.O. e dell'Orchestra della BBC) e con Vincenzo Mariozzi (Primo clarinetto dell'Orchestra di Santa Cecilia di Roma). Tra il 1989 e il 1992 vince un concorso come primo clarinetto nell'Orchestra Giovanile Acadya con sede a Neuchatel (CH) e partecipa a tournèe con repertorio lirico, sinfonico e cameristico in diversi paesi d'Europa (Germania , Belgio, Austria, Francia). Negli anni Novanta la passione per il folklore lo porta ad approfondire lo studio delle tradizioni popolari (feste patronali del centro sud, tarantelle dei Rom abbruzzesi, tammuriate dei Sinti vesuviani), che diventano materiale d'ispirazione per alcuni lavori discografici e collaborazioni. Tra le altre "La Via dei Romei" con Ambrogio Sparagna, "Zingari" e "Mr. Romanò" con gli Acquaragia Drom, "Suono e Terra" col Sestetto Moderno. Nello stesso periodo col Sestetto Moderno registra per e partecipa a Radiotrè Suite e "La Stanza della musica". La collaborazione col quartetto Gaudeamus della Filarmonica di Brasov (Romania) è l'occasione per approfondire il repertorio popolare romeno e dei Rom romeni. Con l'etnomusicologo Erasmo Treglia fonda il gruppo "Taraf da Metropolitana" e collabora come musicista e produttore esecutivo al CD "Prossima fermata Colosseo". Nel 2001 entra nella Stage Orchestra di Moni Ovadia dove è musicista attore in molte produzioni musicali e teatrali.Tra di esse: "Il violinista sul tetto", "Kavanà", Oylem Goylem" (DVD), "Es iz Amerike?", "Konamija", "Canto del popolo ebreo massacrato" (vincitore del Prix Italia per la RAI). Tra il 2004 e il 2009 con il Movies trio si esibisce in importanti teatri italiani e nella prestigiosa Dom Musiki di Mosca (CD Movies Trio plays Morricone). Insieme all'organettista Fiore Benigni ha formato il Duo Rocca Benigni, autore dell'omonimo CD e disco della settimana a Fahrenait.
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