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Al Brigantino "Il Labirinto del Fauno"

FASANO - Una mostra suggestiva e che nasce fra le terre e nelle mura degli antichi ipogei di Fasano. Contemporaneità che si mescola con uliveti e terra di Puglia. E' la mostra "Il Labirinto del Fauno" che è aperta dall'inizio del mese a Fasano a cura di Graziano Menolascina. L'evento è visitabile fino al 30 settembre prossimo presso gli ambienti ipogei de "Il Brigantino".

FASANO - Una mostra suggestiva e che nasce fra le terre e nelle mura degli antichi ipogei di Fasano. Contemporaneità che si mescola con uliveti e terra di Puglia. E' la mostra "Il Labirinto del Fauno" che è aperta dall'inizio del mese a Fasano a cura di Graziano Menolascina. L'evento è visitabile fino al 30 settembre prossimo presso gli ambienti ipogei de "Il Brigantino".

Una masseria che presenta un labirinto fatto di arte contemporanea. Non bisogna fermarsi in un punto preciso e restare a guardare, ma lo spettatore può vagare libero, tra mente e passi e interpretare tutto ciò che vede e ascolta. Un restauro privilegiato dal riutilizzo di materiali originali, o completamente rivisitate in chiave contemporanea, mixando forme e suggestioni dall'antico al moderno.

Sono le masserie pugliesi, gli antichi ipogei, che riescono a raccontare la storia, la vita, attraverso l'essenzialità della loro costruzione con pochissimi anche elementi al loro interno. E grazie alla collaborazione di artisti, queste strutture diventano location preziosissime per l'arte e site-specific - legati alla contemporaneità. La masseria Il Brigantino in contrada Torre Spaccata, a pochi chilometri da Fasano, è una vera e propria fortezza.

Il piacere sta nello scoprire le opere negli anfratti dello spazio ipogeo, da cui emergono fotografie, sculture, video e installazioni. Da Yo Akao alle mosche in resina poliestere di Giuseppe Bellini, giovane artista barese. Dal video di Danilo Bucchi al lavoro site-specific di Giulio De Mitri - sorta di grande ventre che emana radiazioni luminose blu - all'ascetica installazione di Andrea Fogli alla fotografia di Robert Gligorov. Tanti sono gli artisti che vi hanno preso parte e hanno reso magica questa mostra.

Il titolo della mostra "Il Labirinto di Fauno" richiama alla mente l'omonimo film di Giullermo del Toro, e si presenta come una panoramica articolata su numerose problematiche e suggestioni indagate nella contemporaneità, senza la pretesa di mettere il punto su un tema specifico, lasciando libero lo spettatore di muoversi e interpretare. La mostra resterà aperta sino al 30 settembre, tutti i giorni, dalle ore 18 alle ore 22.

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