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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura Ostuni

Caravaggio nella Città Bianca

OSTUNI – Cinque stanze ideali per 31 opere, magnifiche e creative, tutte del pittore lombardo Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Dal 15 dicembre al 6 gennaio 2013 Ostuni ospiterà la mostra “Caravaggio. L’urlo e la luce” a Palazzo Donato Cirignola. Una riproduzione ad alta definizione di trentuno capolavori dell’artista nella forma di un racconto scandito in cinque capitoli. La mostra è curata da Roberto Filippetti, studioso d’arte e letteratura.

OSTUNICinque stanze ideali per 31 opere, magnifiche e creative, tutte del pittore lombardo Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Dal 15 dicembre al 6 gennaio 2013 Ostuni ospiterà la mostra “Caravaggio. L’urlo e la luce” a Palazzo Donato Cirignola. Una riproduzione ad alta definizione di trentuno capolavori dell’artista nella forma di un racconto scandito in cinque capitoli. La mostra è curata da Roberto Filippetti, studioso d’arte e letteratura.

Gli anni della svolta epocale, tra gli esordi romani e gli ultimi giorni napoletani, dal 1592 circa al 1610. Si concentrerà in questo periodo il percorso creativo che si terrà ad Ostuni, del pittore italiano, da quando aveva vent’anni fino alla sua morte. Tutto ciò avverrà attraverso una riproduzione a grandi dimensioni e ad alta definizione digitale di 31 opere, disposte in un percorso non cronologico, bensì tematico, dentro cinque ideali stanze.

La mostra itinerante è prodotta da Itaca – società editrice e di promozione culturale – e organizzata, invece, dalla Fondazione Opera Beato Bartolo Longo in occasione del nono Meeting della Cittadinanza Piena e Universale e gode del patrocinio della Città di Ostuni e del culturale Donato Cirignola. Il nome della mostra – L’urlo e la luce – è emblematico ma serve a sottolineare l’evoluzione del pensiero e della tecnica del Caravaggio, pittore della realtà “sporca e graffiata” ma anche pittore della luce della Grazia.

La prima stanza, ha il titolo, “Le pitture etichae” (o comiche) dopo si entra subito nella seconda “L’urlo”: i quadri proposti mostrano fortissimi contrasti, sia nelle azioni (occhi sbarrati, teste mozzate) che nei colori (rossonero, bianco-nero, bianco-rosso, vita-morte). Nei dipinti delle altre tre stanze – “La Madre e il Bambino”, “Il Redentore” e “I testimoni” – entra, quasi con prepotenza, la luce: luce pittorica, assoluta novità del suo genio, e la luce di Grazia, capace di risso levare l’uomo dal baratro disastrato della sua umanità.

Al centro della mostra, un vero spettacolo teatrale in tre atti: il trittico della cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi a Roma, protagonista San Matteo. Mission de La Fondazione organizzatrice è che la mostra venga concepita come manifestazione didattico – educativa che vuole rivolgersi agli studenti del territorio e non solo.

“Alla base di questa iniziativa – spiegano gli organizzatori – vi è l’idea che la bellezza artistica autentica, in quanto manifestazione della verità, è intrinsecamente educativa e riabilitativa e può quindi costituire un efficace strumento di crescita culturale e spirituale oltre che di cura per persone di ogni età a cominciare dai più piccoli e più fragili. “Ri-costruzione a partire dal cuore e dalla mente con la mostra ‘Caravaggio. L’Urlo e la Luce’, che ben esprime il desiderio e la ricerca d’infinito e di assoluto”.

L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 15 dicembre alle ore 17.30 presso la sede espositiva. Mentre la presentazione del percorso artistico sarà affidata a Guglielmo Cozzolino, docente di Storia dell’Arte. “Caravaggio. L’urlo e la luce” si potrà visitare dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 12 e nel pomeriggio dalle 17 alle 20. L’ingresso alla mostra è gratuito ed è possibile inoltre, prenotare delle visite guidate. Per maggiori informazioni telefonare al numero 0831.843632 oppure inviare una email all’indirizzo eventi@beatobartololongo.it.

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