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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Ferrari-Travaglio, bella serata al Verdi

BRINDISI - Palco essenziale, una panchina, un’edicola, un violinista e due microfoni, Marco Travaglio parla e racconta di un futuro possibile, in bilico tra presente e passato: un appuntamento con la storia recente del nostro Paese che indaga l’informazione e il giornalismo dei giorni nostri. Anestesia totale è uno spaccato di cronaca che ieri sera al Nuovo Teatro verdi ha riproposto gli scritti del grande giornalista Indro Montanelli all’indomani della rivolta antisovietica d’Ungheria del 1956, diffondendoli attraverso la voce di Isabella Ferrari.

BRINDISI - Palco essenziale, una panchina, un’edicola, un violinista e due microfoni, Marco Travaglio parla e racconta di un futuro possibile, in bilico tra presente e passato: un appuntamento con la storia recente del nostro Paese che indaga l’informazione e il giornalismo dei giorni nostri. Anestesia totale è uno spaccato di cronaca che ieri sera al Nuovo Teatro verdi ha riproposto gli scritti del grande giornalista Indro Montanelli all’indomani della rivolta antisovietica d’Ungheria del 1956, diffondendoli attraverso la voce di Isabella Ferrari.

Due ore tra luce e buio, raccontate alternativamente da due eccellenti interpreti che hanno invitato il pubblico a riflettere sull’attualità, a risvegliarsi dai sintomi dell’anestesia totale che “cloroformizza” la mente e a ridestare la propria coscienza. Dalle cause agli ipotetici effetti, Anestesia totale descrive un mondo simile a quello raccontato dal Premio Nobel portoghese José Saramago nel romanzo Cecità, nel quale tutti, uno dopo l’altro, diventarono ciechi.

Per la Fondazione Nuovo Teatro verdi si è trattato di un altro successo. Il prossimo appuntamento è per domenica 18 novembre, con "Amarcord” di Luciano Cannito.

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