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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Gli amori impossibili di Desiati

BRINDISI - L’autore de “Il paese delle spose infelici”, Mario Desiati, ha presentato giovedì presso la libreria Feltrinelli di Brindisi la sua nuova fatica letteraria.

BRINDISI - L’autore de “Il paese delle spose infelici”, Mario Desiati, ha presentato giovedì presso la libreria Feltrinelli di Brindisi la sua nuova fatica letteraria: “Il libro dell’amore proibito” (Mondadori, pp.197-euro 17,50), un romanzo che racconta una storia d’amore difficile, nata in una situazione d’illegalità in quanto sbocciata tra un minorenne, Francesco, detto Veleno, e la sua insegnante di educazione tecnica, Donatella Telesca, una donna che ha il doppio della sua età ma che sembra una coetanea dell’adolescente.

Un amore nato tra i banchi di una scuola media di Martina Franca e che terminerà, per la donna, dietro le sbarre di un carcere. Francesco pagherà invece con un altro tipo di “prigionia”, quella dell’amore impossibile, dell’amore “proibito”, un amore che proprio per questo motivo dura per sempre. A dialogare con l’autore l’avvocato Antonio Caiulo.

Nel libro Desiati racconta molto bene la complessità e le sfaccettature di un sentimento adolescenziale che è ostacolato da un muro insormontabile, quello della legge e della morale. “Volevo raccontare una storia dove l’amore dei due protagonisti fosse ostacolato”, spiega Desiati. Il romanzo inizialmente doveva essere solo un racconto per il Corriere della Sera, ma poi, come afferma l’autore, la storia gli “è scappata di mano”. “Mentre raccontavo le vicende sentimentali di un ragazzo quattordicenne che incontra una donna, anche lei molto fragile, questa storia diventava sempre più ingombrante. Alla fine è diventata un libro”.

al romanzo emerge però anche un altro legame d’amore molto forte, quello che l’autore ha nei confronti della propria terra d’origine. Un amore che emerge quando parla dei caratteristici muretti a secco. “Devo tantissimo a Cesare Brandi che ha scritto ‘Pellegrino di Puglia’. In un capitolo lui sostiene che i muretti a secco erano anime dei nostri antenati che ritornavano alla terra. Vedo i muretti a secco e vedo un villaggio che si ricompone”, afferma Desiati.

I muri a secco diventano così parte di una metafora citata dalla nonna di Francesco, nonna Comasia, che per spiegare al nipote come l’amore cresca dopo aver superato delle difficoltà afferma: “L’amore per crescere ha bisogno dei muri, proprio come l’edera”. Sulla negazione della seduzione, altro aspetto della storia d’amore, Desiati afferma: “Veleno è un romantico. È un quindicenne anche quando diventa adulto. Lo uso come fosse una maschera, un carattere di un giovane uomo che solo in certi momenti è un uomo adulto. Quando leggo un libro voglio essere sedotto dallo scrittore”.

Il libro (che ha una struttura ellittica con capitoli brevi e chiusi a sé dove un elemento di un capitolo precedente è richiamato in quello successivo) sfata un cliché diffuso, quello dell’anima gemella che deve somigliarci. I due protagonisti sono, infatti, completamente diversi l’uno dall’altro, sono opposti, e Desiati, a tal proposito, ha ricordato gli “amori dispari” del filosofo francese Alain Badiou, che nel suo saggio critico intitolato “Elogio dell’amore” sostiene che bisogna valutare l’ipotesi di amori diversi. “Questa è una delle sfide del libro” dichiara Desiati.

Una serie di aneddoti divertenti e riferimenti a racconti come quello di Vasilij Grossman (scrittore sovietico, del quale Desiati ha ricordato un racconto intitolato “La strada” incentrato sulla violenza della guerra nella campagna di Russia, vista attraverso gli occhi di un mulo che trainava carri di munizioni) o quello su Alexander Herzen e l’utopia, gli amori e le delusioni di alcuni intellettuali russi (nella trilogia di Tom Stoppard intitolata “The coast of Utopia”) hanno concluso la presentazione del libro, che ha permesso di conoscere un brillante Mario Desiati figlio di questa Puglia terra di scrittori.

 

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