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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Grande pubblico per Friendly Floatees

BRINDISI - L’associazione Meridiani Perduti, l’Ispedis Comune di Brindisi e il Cag (Centro di Aggregazione Giovanile) hanno presentato l’11 gennaio 2013 alle ore 18 presso il quartiere Paradiso la proiezione del cortometraggio “Friendly Floatees” diretto da Piero Gioia, regista di “Meridiani perduti”.

BRINDISI - L’associazione Meridiani Perduti, l’Ispedis Comune di Brindisi e il Cag (Centro di Aggregazione Giovanile) hanno presentato l’11 gennaio 2013 alle ore 18 presso il quartiere Paradiso la proiezione del cortometraggio “Friendly Floatees” diretto da Piero Gioia, regista di “Meridiani perduti”.

“Friendly Floatees” (guarda il corto) racconta attraverso le parole di un bambino, il dramma dello sbarco degli albanesi della “Skanderberg” avvenuto nel 1995 poco al largo della costa brindisina. “Brindisi, la Città ospitale” che accolse a braccia aperte i fratelli oltremare, dando loro una casa, un lavoro e tanto amore. La storia di Arben è una delle tante, uno scrigno aperto con tatto dal regista.

Gioia ha saputo con maestria riassumere in pochi muniti un pezzo di cuore. Un cuore sempre diviso a metà tra desiderio di evasione e ricordi di un triste passato perché, proprio come Arben, tanti di noi sognano l’ignoto ritenendolo più proficuo per l’Io, per poi accorgersi, una volta raggiunta la nuova meta, che i sogni nella vita reale hanno colori opachi e quasi mai brillanti come nell’immaginario.

La casa di ognuno è il mondo: la nazione è solo un punto di partenza dove ogni essere umano è un cosmopolita capace di evolversi e trasformarsi. L’intrecciarsi di scene condensate dal mare evocano conturbanti emozioni per Arben che, pur essendosi integrato nel territorio brindisino, avrà sempre insito in sé quel sentirsi felice solo a metà.

L’Albania terra natale che l’ha visto nascere e l’Italia che l’ha visto crescere. Gli affetti oramai lontani e gli amici d’un tempo sfumano nei grigi flashback di un vissuto tristemente felice. Là dove per felicità s’intende l’amore puro di un nonno per un nipote e quello di una nazione che, se pur povera, ha dato il suo nulla osta ad Arben per iniziare a farlo volare. Una scena quella del nonno di Arben che apre varie finestre circa i valori e le scelte di un anziano saggio e di un giovane speranzoso.

L’arrivo a Brindisi di Arben, meta ambita dai tanti albanesi che la vedevano come una piccola Hollywood, si rivelerà essere differente dalle immagini televisive che aveva per anni guardato presso la tv del bar della sua città. La prima notte a Brindisi sotto un ponte, il passaggio in auto di una famiglia del luogo e poi l’evolversi rapido delle giornate… la nascita di nuove amicizie, le partite a pallone sulla spiaggia, il frame finale di lui davanti a due oggetti: una paperella galleggiante e il pallone, tutto di fronte al mare, lì dove passato e presente fanno fare un tuffo  nel giorno in cui è cambiata la sua esistenza per sempre.

Hanno preso parte attiva al progetto: Edoardo Marino, Stefania Fanigliulo, Marina Marchionna, Ouissal  Choviwi, Mattia Sergio, Nicola Ricchiuto, Lorenzo Poci, Alessia Arduini, Carmen Iacobazzi, Majra Speciale, Sharon Lucia Lamarina, Sara Ligorio, Mariagrazia Cafarella, Angelo Martinese, Antonio D’Amico, Gianmarco Mesci, Giulia Scarcella, Luca De Marco, Andrea Minunni, Alessia Scialpi, ognuno con la propria peculiarità, rendendo ancora più suggestiva ogni scena.

Per quanto concerne gli altri ruoli, Cosimo Prudentino nelle vesti del nonno di Arben, la straordinaria attrice e aiuto regista Sara Bevilacqua, il giornalista Giovanni Membola e Dodò. La lodevole voce fuori campo è stata degnamente prestata da E.Marino in fase di post-produzione del corto.

“Friendly Floatees” ispirato all’omonimo racconto di Emiliano Poddi è il frutto del progetto “Corto Scuola – Tutti Registi” voluto dall’Ispedis Comune di Brindisi che ha coinvolto le scuole primarie e secondarie di primo grado della città di Brindisi dal mese di gennaio al mese di aprile 2012.

Il cortometraggio della Scuola Salvemini-Virgilio, diretto da Piero Gioia lo scorso Dicembre, si è aggiudicato a Torino presso il Festival “Sottodiciotto” il Premio Unicef con la seguente motivazione: “Per la delicatezza e l’assenza di retorica con cui racconta non soltanto il tema della migrazione, ma anche i climatici meccanismi psicologici che la sottendono”.

Una serata coinvolgente, quella di giorni fa, emozionante e ricca di spunti per riflettere sul passato ancora attuale. La sala stracolma di persone. Tra il pubblico molti volti noti della politica brindisina e molti artisti. Dopo un’iniziale presentazione del progetto, la proiezione del corto e le interviste al cast.

Il moderatore dell’evento ha rivolto varie domande all’attore protagonista Edoardo Marino alias Arben e al regista Gioia, seguite da interventi del sindaco Mimmo Consales e dai ringraziamenti del team alle molteplici personalità che hanno reso possibile l’esecuzione del lavoro di cui sopra e  al Cag che ha ospitato la cerimonia di consegna ufficiale del riconoscimento ricevuto a Torino nel 2012. (Ilaria Solazzo)

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