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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Il "Principe" in prestito a Francoforte

BRINDISI - Hanno perfino pagato il costo dello smontaggio e del rimontaggio della struttura espositiva e del trasporto pur di avere la statua del Principe Ellenistico, uno dei Bronzi di Brindisi, in mostra accanto ad altre ‘chicche’ presso il Liebieghaus Skulpturen Sammlung di Francoforte, museo che ospita dallo scorso 8 febbraio e fino al 28 maggio prossimo una mostra intitolata ‘Andere Klassik’, ossia ‘L’altra classicità’. Il trasferimento temporaneo dal museo ‘Ribezzo’ di Brindisi fin lassù in Germania, è stato completato il 28 gennaio scorso, una volta ottenute tutte le autorizzazioni dalla Soprintendenza competente (quella di Taranto) e del ministero per il Beni e le attività culturali.

BRINDISI - Hanno perfino pagato il costo dello smontaggio e del rimontaggio della struttura espositiva e del trasporto pur di avere la statua del Principe Ellenistico, uno dei Bronzi di Brindisi, in mostra accanto ad altre ‘chicche’ presso il Liebieghaus Skulpturen Sammlung di Francoforte, museo che ospita dallo scorso 8 febbraio e fino al 28 maggio prossimo una mostra intitolata ‘Andere Klassik’, ossia ‘L’altra classicità’. Il trasferimento temporaneo dal museo ‘Ribezzo’ di Brindisi fin lassù in Germania, è stato completato il 28 gennaio scorso, una volta ottenute tutte le autorizzazioni dalla Soprintendenza competente (quella di Taranto) e del ministero per il Beni e le attività culturali.

Per Brindisi è un’occasione importante, una vetrina internazionale per le tracce di memoria che nel corso degli anni sono emerse dal passato, ricoperte d’acqua o di terra e dal pericolo d’essere dimenticate. E’ la dimostrazione che il patrimonio culturale che la città possiede è di valore inestimabile, Brindisi che fu il più importante porto romano e che è tutt’ora proprietaria di un tesoro di testimonianze di cui le colonne terminali della via Appia non sono altro che l’esempio più evidente.

La richiesta da Francoforte è giunta in riva all’Adriatico il 22 marzo del 2012. La trafila, prima di giungere all’ok e all’effettivo viaggio verso Nord della statua virile di Punta del Serrone, il cosiddetto Principe Ellenistico di bronzo, è stata lunga. Nell’aprile successivo, considerato il ritorno d’immagine, la Provincia di Brindisi, proprietaria del museo, si è dichiarata disponibile, riferendo però che ad esprimersi avrebbe dovuto essere la Soprintendenza.

E’ presto giunto l’assenso anche da Taranto, dove però veniva precisato che non vi sono fondi per “procedere a smontaggi e rimontaggi della statua, per i gravi problemi dell’attuale struttura portante cilindrica in metallo, già evidenziati nel 2010”. Di tutta risposta, il Stadtische galerie liebieghaus si è dichiarato disponibile a sostenere i costi per una somma pari a 12.600 euro. Il principe ellenistico resterà in trasferta, quindi, per qualche settimana, fino alla fine di maggio. E’composta da due dei circa duecento reperti recuperati nelle acque davanti a Punta del Serrone, alla profondità di circa 16 metri dallo Stas del Ministero dei Beni culturali tra il 2 agosto e il 6 settembre del 1992, sotto al direzione dell’archeologo Claudio Mocchegiani Carpano. La scoperta si deve all’allora maggiore dei carabinieri Luigi Robusto e a un gruppo di sub brindisini nel corso di una immersione di addestramento, tra il 19 e il 25 luglio del 1995 da cinque appassionati di pesca subacquea.

Secondo gli esperti, la statua del Principe Ellenistico raffigura il console romano Lucio Emilio Paolo, vincitore della guerra di Macedonia nel 168 a.C. Il busto fu ricomposto nello stesso laboratorio (con l’applicazione di una testa al busto recuperato) dove erano già passati i Bronzi di Riace, il Centro di Restauro della Soprintendenza Archeologica della Toscana.

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