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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Inaugurato il "Simposio della scultura”

BRINDISI - Grande successo di pubblico, ieri, per l'inaugurazione del "Simposio della Scultura", realizzato all'interno del MAP (Museo dell'Arte Presente) collocato nella chiesa di san Michele Arcangelo delle Scuole Pie (in via Tarantini a Brindisi). Si tratta di una raccolta permanente di opere d'arte contemporanea percepita quale incontro/confronto tra esperienze artistico visive diverse. Un progetto sviluppato dalla società CRACC - Conservazione e Ricerca Arti e Culture Contemporanee -, spin-off dell'Università del Salento in accordo con la Fondazione "Biblioteca De Leo".

BRINDISI - Grande successo di pubblico, ieri, per l'inaugurazione del "Simposio della Scultura", realizzato all'interno del MAP (Museo dell'Arte Presente) collocato nella chiesa di san Michele Arcangelo delle Scuole Pie (in via Tarantini a Brindisi). Si tratta di una raccolta permanente di opere d'arte contemporanea percepita quale incontro/confronto tra esperienze artistico visive diverse. Un progetto sviluppato dalla società CRACC - Conservazione e Ricerca Arti e Culture Contemporanee -, spin-off dell'Università del Salento in accordo con la Fondazione "Biblioteca De Leo", finalizzato a sviluppare la conoscenza, la valorizzazione e fruizione della produzione plastica contemporanea, esemplificata nella raccolta attraverso le opere di artisti provenienti da diverse estrazioni culturali e da diversi percorsi linguistici, proponendo un attraversamento generazionale - vi sono artisti nati nei primi decenni del Novecento e artisti della generazione degli anni Settanta-Ottanta - che fa risaltare i differenti orientamenti linguistico-espressivi nell'approccio alla produzione scultorea.

Tra i promotori del CRACC ci sono i professori Massimo Guastella e Gianfranco Manca, che a BrindisiRepor spiegano i motivi alla base della loro iniziativa.

«La raccolta è interessante per il senso civico che riconosciamo agli artisti, che contribuiscono alla nascita di questo progetto culturale in un concorso di civiltà, anche in virtù delle relazioni di fiducia e riconoscimento professionale creato dall'impegno dell'Università del Salento e del Diaprtimento di Beni Culturali sul territorio: in tal senso svilupperemo i progetti e gli eventi espositivi prossimi».

Le sculture in mostra, poco meno di quaranta, coprono un arco cronologico che va dagli anni Quaranta-Cinquanta (con le opere di Bagnulo, Lubelli e Mazzotta) e sino al 2012: alcuni artisti hanno realizzato l'opera in occasione dell'istituzione dell'esposizione permanente.

«Nel percorso espositivo vi sono alcuni ritratti di taglio veristico, composizioni figurative che richiamano espressioni che rimandano al simbolo, forme astratte e informali e svariati lavori di sperimentazione concettuale, oltre ai materiali tradizionali quali gesso, legno, marmo, bronzo, pietra, terracotta e terrecrude, ritroviamo i materiali così detti eterocliti, o anche poveri cioè di diversa provenienza, prelevati dalla quotidianità. Intendiamo avviare itinerari didattici per far conoscere e divulgare la scultura del Novecento e di questo inizio di nuovo secolo attraverso, rivolgendoci in particolar modo alle nuove generazioni per un arricchimento della loro sensibilità all'estetica e all'arte. Pianificheremo con le scuole di ogni ordine e grado, a partire dalle materne dei laboratori di conoscenza dell'arte contemporanea, dall'Ottocento ai nostri giorni».

I promotori del CRACC hanno già avviato altri progetti espositivi, come ad esempio la raccolta fotografica di 60 opere denominata "Laboratorio sulla città", esposta a Palazzo Virgilio da quasi due anni.

Le fotografie a corredo dell'articolo sono di Letizia Molfetta.

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