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Martedì, 23 Aprile 2024
Cultura

Left: cultura a sinistra, non partiti

BRINDISI - Ora la sinistra brindisina ha anche il suo laboratorio culturale. Si chiama Left (acronimo di Legalità, Eguaglianza, Fraternità, Trasparenza) ed ha riunito nella sala conferenze dell’Hotel Orientale più di un centinaio di simpatizzanti: come inizio non c’è male. E forse i promotori dell’associazione neanche si attendevano una presenza così numerosa. Di questi tempi però, meglio sgombrare subito il campo da dubbi: il laboratorio culturale non nasce in contrapposizione a quello politico che ha portato alla candidatura a sindaco di Mimmo Consales, anche se in sala c’era una buona fetta di quel PD che non ha condiviso il metodo utilizzato per arrivare a decidere la candidatura.

BRINDISI - Ora la sinistra brindisina ha anche il suo laboratorio culturale. Si chiama Left (acronimo di Legalità, Eguaglianza, Fraternità, Trasparenza) ed ha riunito nella sala conferenze dell’Hotel Orientale più di un centinaio di simpatizzanti: come inizio non c’è male. E forse i promotori dell’associazione neanche si attendevano una presenza così numerosa. Di questi tempi però, meglio sgombrare subito il campo da dubbi: il laboratorio culturale non nasce in contrapposizione a quello politico che ha portato alla candidatura a sindaco di Mimmo Consales, anche se in sala c’era una buona fetta di quel PD che non ha condiviso il metodo utilizzato per arrivare a decidere la candidatura.

«Left – ha spiegato Vittorio Bruno Stamerra – è contro i cartelli elettorali e non sarà una corrente del PD, anzi, non si ferma al PD. Non daremo indicazioni di voto ma proporremo idee per la città». Concetti ribaditi da Enzo Casone: «Questa associazione intende essere un’agorà, un cantiere di idee, per vedere e capire cosa succede a sinistra. Saremo una sede in cui le diverse sensibilità della sinistra si confronteranno senza barriere e senza steccati».

«Non saremo un surrogato dei partiti ma uno stimolo al dibattito politico», ha chiosato la ricercatrice Elisa Mariano, anche lei tra i promotori dell’iniziativa, insieme a molte altre donne presenti in sala, un dato non trascurabile in una città che esprime solo candidati sindaci uomini. In platea c’è anche qualche scettico, che fa l’avvocato del diavolo e stimola i convenuti a non fermarsi all’esperienza elettorale in corso.

Risponde Carmine Dipietrangelo, rimarcando che quella di Left «non è e non diventerà una iniziativa di tipo elettoralistico. La nostra battaglia politica l’abbiamo fatta nelle sedi di partito. Noi non stiamo creando un nuovo partito né siamo il PD. Qui discutiamo di una ambizione tutta culturale. Tentiamo di uscire dal nostro provincialismo e dalle beghe di paese e guardiamo oltre. Per affrontare in maniera diversa, più moderna, i problemi che tutti abbiamo di fronte ogni giorno».

Le adesioni sono aperte. Nelle prossime settimane sono previste nuove iniziative e dibattiti. Il cantiere culturale della sinistra è stato avviato, ora si attendono le idee e le proposte. Solo così si sgombrerà il campo da ogni dubbio.

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