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"L'Italia è migliore di quel che appare"/ Video

BRINDISI - Al Majorana il giornalista Riccardo Luna ha presentato il libro "Cambiamo tutto”: un invito ai giovani, un'ode a internet e alle sue potenzialità. E il preside Giuliano si commuove...

BRINDISI - Il preside del Majorana Salvatore Giuliano non trattiene le lacrime quando ringrazia i suoi docenti per la passione che mettono nel loro lavoro, e quando ricorda le parole della sua bambina: «Sono figlia unica, ma non è vero, ho un fratellino che si chiama Book in Progress. Papà dice che è come un figlio». Il book in progress e il miracolo del Majorana sono raccontati nel bel libro di Riccardo Luna, ex direttore di Wired e giornalista di Repubblica, dal titolo "Cambiamo tutto”, che ieri non a caso è stato presentato nell'istituto divenuto famoso in tutta Italia e perfino all'estero. Nel salone c'erano anche dei ragazzi, provenienti da Bari e Matera, che nei mesi scorsi hanno lanciato delle start-up di cui si sentirà parlare molto in futuro (ricordatevi i nomi Gnammo e iMollo...).

«Questo Paese è molto migliore di quello che ci raccontiamo», ha esordito Luna, «da direttore di Wired ho trascorso cinque anni incontrando scienziati, stratupper, innovatori, ed ho scoperto che c’è tanta gente in giro che non si arrende e costruisce ogni giorno un mondo migliore, ma purtroppo sui giornali e in tv leggiamo solo cronache di un Paese morto».

Mentre il giornalista parla, nell’altra stanza ci sono una ventina di docenti venuti da tutta l’Italia per “imparare i segreti del book in progress”: «Anche loro sono la testimonianza di una Italia che non si arrende e di una scuola che funziona. Una scuola considerata per tanti anni come la cosa meno importante, e invece è da qui che bisognerebbe ripartire, perché è il nostro futuro e quello die nostri bambini».

Luna ricorda il primo incontro con il preside Salvatore Giuliano e la sua risposta alla domanda “perché lo fate”: «Mi rispose “perché ci va di farlo”. Ecco, quelle parole sono la testimonianza che il mondo si cambia per passione, perché non c’è un interesse economico. Qui stanno cambiando la scuola perché ci credono veramente, non perché attendono una medaglia dal Ministero».

Il futuro, secondo Luna, è tutto nell’innovazione, e «l’innovazione è quella cosa che ci rende migliore la vita». E internet è la più grande delle innovazioni: «Lo aveva capito anche una persona straordinaria di 100 anni, come Rita Levi Montalcini».

È nell’innovazione la base per ripartire: «Un imprenditore barese ha creato JobRapido, 80 assunzioni e 120mila offerte di lavoro sul web. Un milanese ha lanciato Groupon Italia, altri 450 posti di lavoro». Certo non tutti hanno successo, «nove start-up su dieci falliscono, ma quelle che restano in piedi creano occupazione per tutte le altre. Dobbiamo crederci. Credere nei giovani, che in altri paesi assumono incarichi di primo piano, e qui non vengono nemmeno presi in considerazione perché un ventenne è ritenuto ancora piccolo. Mentre negli Stati Uniti un sedicenne scopre una cura importante per il cancro al pancreas, e un diciannovenne lancia una app che rivende per 40 milioni di dollari».

L'incontro con Riccardo Luna è stato organizzato dall'istituto Majorana in collaborazione con Next, gruppo di giovani di sinistra che vogliono aprire un dibattito sui nuovi temi sociali e culturali, nella speranza che la politica li faccia propri. Ecco anche l'intervista a Luna realizzata da Salvatore Giuliano.

 

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