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Maxigross, il folk acido dei boschi

SAN PIETRO VERNOTICO – Continua con grande successo la mini rassegna musicale organizzata dal circolo Arci “La Factory” di San Pietro Vernotico in collaborazione con il Comune e la Pro Loco, nell'ambito delle iniziative previste per il periodo natalizio. Venerdì 16 dicembre il secondo appuntamento con la band veronese “C+C=Maxigross”. La location è ancora una volta l'ex asilo di via Cuneo trasformato in “Laboratori Urbani” attraverso il progetto “Bollenti Spiriti” cui il Comune di San Pietro Vernotico ha partecipato ottenendo un finanziamento per la sua riqualificazione. L'ingresso è gratuito.

SAN PIETRO VERNOTICO – Continua con grande successo la mini rassegna musicale organizzata dal circolo Arci “La Factory” di San Pietro Vernotico in collaborazione con il Comune e la Pro Loco, nell'ambito delle iniziative previste per il periodo natalizio. Venerdì 16 dicembre il secondo appuntamento con la band veronese “C+C=Maxigross”. La location è ancora una volta l'ex asilo di via Cuneo trasformato in “Laboratori Urbani” attraverso il progetto “Bollenti Spiriti” cui il Comune di San Pietro Vernotico ha partecipato ottenendo un finanziamento per la sua riqualificazione. L'ingresso è gratuito.

Il gruppo ospitato dall'Arci (associazione nata la scorsa estate e composta quasi interamente da giovani sanpietrani) è originario di Vaggimal un paesino in provincia di Verona. “Il tutto ruota intorno ad una casa di montagna costruita il 15 maggio 1965 – si legge nella nota di presentazione della band diramata dall'assessore alle politiche giovanili Loretta Massafra – tra queste pietre e questi alberi i 'C+C=Maxigros' hanno iniziato a diventare una band giorno dopo giorno”.

Inizialmente erano un gruppo di giovani di ogni età. Andavano a messa assieme e cantavano nel coro della chiesa con tutto il paese. Il sindaco, il panettiere, il mugnaio e lo spazzacamino cantavano con loro. Pian piano poi hanno cominciato a cantare nei prati. Prima nei pomeriggi delle loro verande, poi nei boschi delle loro notti, illuminati dalla pallida luna montana. Potevano essere in 20 come in 4. Non importava. Le canzoni venivano fuori da sole. Alcune ispirate dalle melodie sentite dai loro nonni, alcune da cosa passava il radiofono.

Grazie a organetti da oratorio, chitarrine di legno stagionato e shake pieni di pastina per minestre le strutture dei brani si sono consolidate. Volevano cantare un po’ tutti. Nei pochi ritagli di tempo tra un duro lavoro e l’altro sono riusciti in un paio d’anni a confezionare un piccolo “lp”, che racchiude canti e melodie nate intorno al fuoco. Registrando tra le mura della loro casa costruita a mano hanno cercato di cogliere le vibrazioni delle pareti e il riverbero delle camere da letto.

Il disco è stato interamente registrato da Francesco Ambrosini (giovanissimo astro nascente della discografia pop italiana) nella casa di montagna dei C+C=Maxigross. Le sessioni si sono dunque svolte in ogni ora e momento, registrando il vociare rumoroso dei tanti amici ad una grigliata, il notturno silenzio limpido delle ore piccole, il vicino che taglia l’erba e lo scoppiettio del camino. Poi i mix, già decisamente variopinti, sono stati spediti a Chicago da Carl Saff, che ne ha curato il mastering (come ha curato i dischi della Sub Pop, Touch & Go, Kill Rock Stars, Jagjaguwar ma anche italiani come A Classic Education).

Ed eccoci quassù. Sette composizioni il cui significato può essere riassunto nel titolo dell’opera, declinazione infinita di un essenziale verbo cimbro (antica lingua di alcune zone della lessinia). I C+C=Maxigross ordunque sono lieti di portare giù in città la loro variopinta raccolta di personalissimi canti montanari: “Singar”. Una serata fra folk acido e cori ancestrali provenienti dritti dritti dai boschi per gli amanti di Donovan, Os Mutantes e CSN&Y. In apertura un progetto giovanissimo e singolare a partire dal nome, Can I Go To The Toilet Please, a firma del fasanese Ronny Gigante, che gravita attorno ad un folk sgraziato e apparentemente approssimativo ma dai contorni tutti psichedelici.

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