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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura Ostuni

Mostra nel centenario di Bagnulo

OSTUNI - A cento anni dalla nascita dell’artista ostunese, Francesco Bagnulo, il Comune di Ostuni, ha voluto ricordare la figura e le opere dello scultore scomparso nel 1991, con una retrospettiva a cura di Massimo Guastella.

OSTUNI - A cento anni dalla nascita dell’artista ostunese, Francesco Bagnulo, il Comune di Ostuni, ha voluto ricordare la figura e le opere dello scultore scomparso nel 1991, con una retrospettiva a cura di Massimo Guastella.

“Francesco Bagnulo 1911-1991”: questo il titolo della mostra che sarà inaugurata mercoledì prossimo 13 luglio con due distinte manifestazioni. Alle ore 20, nel chiostro di Palazzo San Francesco, ci sarà una conferenza di presentazione del volume dedicato all’evento. A seguire l’inaugurazione della galleria, presso i locali del Centro di cultura Donato Cirignola, dove la mostra resterà aperta fino al 6 agosto prossimo (con apertura dalle ore 20 alle 24.)

All’inaugurazione parteciperà il sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella, Massimo Guastella (docente di Storia dell’Arte contemporanea all’Università del Salento) e il nipote dell’artista, Francesco Bagnulo, oltre a tutta la famiglia dello scomparso artista. Francesco Bagnulo nacque a Ostuni il 12 gennaio 1911, da una famiglia di modesti proprietari terrieri. Il padre incoraggiò la passione del figlio per la scultura. Bagnulo divenne così presto l’apprendista di Giuseppe Petraroli.

Poco più che quattordicenne, nel 1925  iniziò a frequentare i corsi ordinari della Regia Scuola Artistica Industriale “Giuseppe Pellegrino” di Lecce, allievo di Pietro Baffa e Almo Mercanti. Conseguito il diploma si recò a Firenze per specializzarsi nelle tecniche scultoree. Nell’Istituto d’Arte del capoluogo toscano fu allievo di Libero Andreotti, considerato il più importante scultore italiano dell'epoca. Conseguito il diploma di “Maestro d’arte”, Bagnulo fece ritorno ad Ostuni, dove si fermò per alcuni anni, per maturare e raffinare la propria tecnica in giro per l’Italia. Giunsero, infatti,  le prime commissioni: per l’Arciconfraternita dell’Immacolata lo scultore realizza le statue di San Francesco e Sant’Antonio da Padova.

A Firenze, nel 1936, completò gli studi sotto la guida del maestro Bruno Innocenti, successore di Andreotti. Tornato definitivamente ad Ostuni, Bagnulo reralizzò il monumento a monsignor Luigi Mindelli per la Chiesa di Sant’Antonio ed il busto di Nello Orlandini-Barnaba.  Nel 1940, all’inizio della guerra, l’artista ostunese iniziò ad insegnare presso l'Istituto Tecnico Commerciale di Brindisi, intensificando l’attività espositiva nazionale e internazionale, che proseguirà ininterrotta fino agli ultimi anni di vita.

La serenità famigliare (dal matrimonio con Candida Fiore nel 1943, nac-quero Giovanni, Marcello e Adriano) consentì a Bagnulo di dedicarsi a tempo pieno alla produzione scultorea, eseguendo soprattutto ritratti e soggetti di tema sacro, improntati a equilibri classici e rese naturaliste. Del 1957 sono le raffigurazioni bronzee per la madonna pellegrina di Piazza Duomo a Brindisi.

Il 20 novembre 1989 Bagnulo fu insignito della “Medaglia di bronzo ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte”, assegnata dalla Presi-denza della Repubblica Italiana ai più meritevoli nel campo dell’educazione e nell’elevazione della cultura. Francesco Bagnulo si spense ad Ostuni il 10 novembre 1991 all’età di 80 anni.

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