Per «Books, rock and songs» omaggio a Giorgio Gaber”. Per i più piccoli “Biancaneve e l’Ottavo Nano”
FASANO – Per i più piccoli, in arrivo un nuovo appuntamento con la rassegna del teatro per ragazzi realizzata dall’amministrazione comunale di Fasano in collaborazione con La Casina dei Ragazzi, Teatro Pubblico Pugliese e Casina Municipale.
Domenica 18 luglio, alla Casina Municipale alla Selva, con inizio alle 18.30, arriva Oreste Castagna e il Carro dei Comici con “Biancaneve e l’Ottavo Nano”, uno spettacolo di Oreste Castagna, drammaturgia di Francesco Tammacco e Oreste Castagna, musiche originali Pantaleo Annese e regia di Francesco Tammacco. Attore ed animatore d’eccezione è l’amatissimo attore Oreste Castagna, volto noto soprattutto al pubblico di bambini grazie alla sua conduzione dei programmi televisivi come: “La Melevisione”, “Bumbi” e tanto altro. Il tema dello spettacolo, diretto a bambini di tutte le età, è quello dell’amicizia e dell’arricchimento che deriva dalla diversità. Pìno detto Pìnolo è il nome difatti di un ottavo nano , nato però sotto una cattiva stella. Difatti non è un vero e proprio nano, lui della famiglia è il più alto e snello. Per questo non è mai potuto entrare nella storia. Vuoi i Fratelli Grimm, vuoi Andersen, Rodari e Collodi non l’hanno mai potuto inserire nella storia di Biancaneve. Per questo è andato via dalla landa isolata per ordire una trama di dispetti e un piano di riscossa che soltanto guardando lo spettacolo si potrà “gustare”.
Ci sarà l’omaggio a un grande della musica italiana, Giorgio Gaber, a tenere compagnia al pubblico lunedì 19 luglio a Fasano. L’omaggio a Giorgio Gaber rientra nella rassegna “Books, rock and songs” alla Casina Municipale alla Selva (piazzale delle Leggende) con inizio alle ore 21. Prevista la presentazione del libro Gaber - L’Italia del Signor G. (Florestano Edizioni), conversando con l'autore Fulvio Frezza. Il tutto condito dal live music di Domenico Mezzina. Si tornerà indietro nel tempo, a quando tutto è cominciato per lui e in fondo per noi, perché tutti veniamo da quello che è stato, anche se quello che è stato non torna più. Chi quegli anni li ha vissuti e conosciuti da vicino potrà rimettere in ordine pezzi sparsi e confusi dal succedersi della moltitudine di eventi personali e collettivi. Chi invece, per motivi generazionali, ne ha soltanto sentito parlare scoprirà come la storia di un artista e quella di una intera collettività siano sempre collegate alla sequenza di episodi fondamentali che ne mutano il contesto.