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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura Francavilla Fontana

Personale del pittore del jazz

FRANCAVILLA FONTANA – Dal 17 settembre al 15 ottobre 2011 Francavilla Fontana, nell’ambito delle manifestazioni di Città Estate e del settecentenario dalla nascita della città, propone “Vedo il blu notte del mare, sento nelle vele il vento… è il jazz!”, personale di pittura di Francesco Toraldo.

FRANCAVILLA FONTANADal 17 settembre al 15 ottobre 2011 Francavilla Fontana, nell’ambito delle manifestazioni di Città Estate e del settecentenario dalla nascita della città, propone “Vedo il blu notte del mare, sento nelle vele il vento… è il jazz!”, personale di pittura di Francesco Toraldo.

La Galleria Colorstudio Picardi ospita oltre trenta dipinti che rappresentano la quintessenza dell’arte del “pittore dei jazzisti”. La presentazione della personale sarà a cura del direttore artistico eventi della Galleria, Daniela Chionna. A chiusura della serata si terrà un concerto jazz con il “Toraldo Painting Jazz Quartet”, i cui elementi sono musicisti conosciuti e amati dagli appassionati jazz in molte parti del mondo: Daniele Scannapieco, sax tenore; Enzo Lanzo, batteria; Miguel Rodriguez, pianoforte; Francesco Angiuli, contrabbasso.

Domenica 18 settembre alle ore 11 si terrà un cocktail presso la sede della galleria, in via S. Francesco n. 211. Si presenteranno le opere di piccolo formato. Il curatore sarà il famoso esperto d'arte Cesare Corbara. Il maestro Francesco Toraldo  artista dotato di una grande forza espressiva, i cui quadri – vere e proprie deflagrazioni cromatiche – possono essere paragonati a delle improvvisazioni jazzistiche tanto raffinate quanto vigorose.

Nato a Catanzaro nel 1960, Toraldo è un pittore la cui peculiarità espressiva è data da un suggestivo e coinvolgente intreccio di narrazioni figurative che non provengono tanto da un progetto precostituito, quanto da un ardore guidato dalla memoria e dalle emozioni. Dalla biografia di questo artista si evince un certo spirito ribelle. A suo tempo, infatti, egli non ha voluto portare a termine gli studi accademici, che gli sono comunque stati utili come base di apprendistato.

Il suo vero maestro è stato il padre Enzo, anch’egli pittore, il quale ha saputo infondergli l’amore istintivo per una figurazione forte e calibrata. Le capacità espressive di Francesco Toraldo si effondono nelle sue opere con gli effetti vibrati di colori primari e puri che sono evidenti sintomi di un animo che non ama certo tenere sotto controllo la propria fantasia, interpretando il mondo attraverso il filtro delle emozioni; un pittore dotato di un’estrema sensibilità per la rivelazione del particolare inserito in un contesto visivo dove prevale un espressionismo venato di dolcezze post-romantiche.

La collezione di oltre trenta dipinti che faranno parte della mostra offre la quintessenza dell’arte di Toraldo. A colpire immediatamente lo sguardo dello spettatore sono i colori brillanti degli strumenti musicali, esaltato dal contrasto con le mani bianche ei musicisti che sembrano volare sopra di essi, sfiorandoli e sfumando nel passaggio tra le note quasi fossero fatte di polvere di gesso. Il tutto da vita ad una figurazione calda intrisa di vibrazioni, di palpiti e di passione, fatta di un’immediatezza segnica che sembra nascere direttamente dal colore, senza la necessità di un disegno preparatorio.

Il dipinto si genera dall’intreccio istintivo dei colori sulla tela che scaturisce in un’opera informale su cui, successivamente, il pittore costruisce le sue magnifiche figurazioni astratte. Francesco Toraldo ha tradotto la sensibilità Fauve, lo studio sul movimento tipico dei Futuristi – e di Balla in particolare -, i visi espressionisti leggermente deformati, in una capacità tutta personale di dipingere la musica, di fare del jazz con gli strumenti della pittura, perdendosi in raffinati assoli fatti di esplosioni cromatiche e tempeste segniche.

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