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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cultura

Porto di Brindisi, una passeggiata per raccontare la sua storia

L'evento è stato organizzato dall'associazione di promozione sociale Brindisi e le Antiche Strade in collaborazione con la sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia e la History Digital Library

BRINDISI - Nell’ambito della manifestazione internazionale “Italian Port Days”, promossa da Assoporti per avvicinare le popolazioni alla vita e alla cultura dei porti, alla quale ha aderito anche quest’anno l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, si è svolta ieri, martedì 7 settembre, alle 17.30, sul lungomare di Brindisi, una iniziativa molto interessante denominata “Passeggiando nella storia, alla scoperta del porto di Brindisi”. L’iniziativa, un racconto itinerante  di fatti, storie e aneddoti incentrati sul porto di Brindisi, è stata organizzata dall’associazione di promozione sociale Brindisi e le Antiche Strade in collaborazione con la sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia e la History Digital Library.

L'architetto Paolo Capoccia-2

Gli storici e i tecnici delle associazioni coinvolte, l’architetto Paolo Capoccia (foto sopra), i professori Giacomo Carito, Antonio Mario Caputo (foto sotto), Domenico Urgesi, Giuseppe Rollo e il dottor Giuseppe Maddalena Capiferro, hanno accompagnato i  partecipanti in una passeggiata storico-culturale molto interessante che ha offerto uno sguardo completo del porto di Brindisi. La passeggiata è iniziata presso il restaurato infopoint dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, inaugurato ieri nel contesto delle manifestazioni svoltesi alle 18.00 sul lungomare di Brindisi per il cinquantesimo anniversario della presenza in città della Brigata Marina San Marco, ed è terminata presso la Casa del Turista, sede della History Digital Library. Qui lo staff dell’innovativa  biblioteca di comunità ha mostrato ai partecipanti diversi contenuti multimediali di interesse storico-culturale. 

Il professor Antonio Mario Caputo-3

BrindisiReport ha chiesto alla presidente dell’associazione Brindisi e le Antiche Strade, Rosy Barretta, di dirci come è nata questa importante iniziativa. “L’iniziativa è nata in concomitanza dell’'Italian Port Days' poiché ogni anno, da quando è nato a Brindisi questo evento, siamo stati chiamati dall’Autorità di Sistema per collaborare, per fare delle iniziative insieme. È stata una cosa bellissima, con grande successo anche gli altri anni. Poi dopo abbiamo fatto un protocollo d’intesa con l’Autorità di Sistema per cui collaboriamo con loro. Quest’anno l’iniziativa è ancora più importante perché ricade nel cinquantesimo della Brigata San Marco e quindi dobbiamo ringraziare anche l’ammiraglio Luca Anconelli per averci invitato e per averci fatto organizzare questa iniziativa insieme al presidente Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità di Sistema dell’Adriatico Meridionale. La nostra associazione si occupa sempre di valorizzare e di ricordare ancora di più ciò che è stata la storia di Brindisi, del suo porto, questa città-porto. Tra l’altro Brindisi è crocevia di rotte, di percorsi e di cammini che si intersecano sempre qui, e parlo della Via Appia, della Francigena, della via ellenica del cammino materano, del cammino del mare. Sono tutte strade che si incrociano qui a Brindisi, nella città e nel porto. Tutto ciò è avvenuto qui, e hanno salpato tutti per il Mediterraneo e per altre vie. Quindi diciamo che il nostro porto ha avuto un’importanza internazionale e mondiale nella storia di tutti i tempi. Non dobbiamo dimenticare il passato per avere un valore nel presente, per organizzare anche il futuro. Quale migliore occasione questa di ricordare ciò che è stata la storia del nostro porto per poter andare avanti e riappropriarsi delle proprie origini”. 

Il professor Giacomo Carito-3-3

Prima dell’inizio della passeggiata storico-culturale, BrindisiReport ha chiesto al professor Giacomo Carito (foto sopra), di parlarci delle tappe della stessa. “Si tratta di un itinerario che guardando il presente vuole ricordare il passato, itinerario che si snoderà attraverso interventi di esperti della Società di Storia Patria per la Puglia e di Brindisi e le Antiche Strade. Primo intervento sarà del professore Domenico Urgesi che si soffermerà sull’esodo dell’esercito serbo, che è ricordato da un’epigrafe ammurata sulla Capitaneria di Porto, e sul Monumento al Marinaio d’Italia. Seguirà un intervento dell’architetto Paolo Capoccia sulle Colonne del Porto, poi il dottor Giuseppe Rollo si soffermerà all’altezza dell’Hotel Internazionale sull’avamporto di Brindisi, cioè dalla Costa Guacina, luogo di acqua dolce, sostanzialmente, fino all’isola di Sant’Andrea e quindi all’abbazia benedettina prima e al complesso di fortificazioni che poi viene costruito a partire dall’età aragonese e completato poi nell’età vicereale. Un grande cantiere che andò avanti per circa 120 anni. Quindi veramente, estremamente notevole. Il professore Caputo si soffermerà invece sullo sbarco del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena, sbarco che avvenne il 10 settembre più o meno all’altezza del Bar Betty, e seguirà poi un intervento del dottore Giuseppe Maddalena che ha individuato all’interno del Parco delle Catene la struttura che serviva per bloccare l’accesso al porto di Brindisi ai sommergibili nemici durante la Grande Guerra. E quindi ne vorrà proporre, sostanzialmente, la salvaguardia trattandosi di un documento e monumento veramente di grandissimo interesse. E concluderà poi un mio intervento che consisterà in un filmato che riepiloga un po’ la storia trimillenaria dei porti di Brindisi e quindi credo che in questa maniera, attraverso una passeggiata, e raccontando la vita del porto e ciò che sul porto è avvenuto, ricostruiremo in qualche modo in maniera colloquiale, dialogica, quella che è stata l’affascinante storia della nostra città”. 

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