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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Storie per bambine ribelli e della sottoscrizione record per pubblicarle

Presentato a Brindisi il libro di Francesca Cavallo e di Elena Favilli tradotto in 48 lingue, con il più alto crowfounding della storia dell'editoria mondiale

BRINDISI - Cento donne straordinarie, tra cui scienziate, astronaute, sportive, pittrici, attiviste dei diritti di genere, che con la loro forza, il loro coraggio, la loro determinazione, hanno migliorato il mondo, sono le protagoniste del libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli” (Mondadori, 2017) divenuto un best seller con le sue 4 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

Scritto dalla regista teatrale Francesca Cavallo e dalla giornalista professionista Elena Favilli, il libro, che è stato tradotto in 48 lingue ed arricchito dalle bellissime illustrazioni di 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo, è stato presentato ieri, domenica 14 luglio, nel chiostro di San Paolo Eremita, durante la terza giornata del Puglia Book Fest. A presentare l’autrice e il best seller, con i due libri usciti successivamente, il giornalista Fabio Mollica, direttore del magazine Amazing Puglia, che con la libreria Feltrinelli Point di Brindisi ha organizzato la prima edizione di Puglia Book Fest.

Il pubblico di Francesca Cavallo-2

Francesca Cavallo, che attualmente vive a Los Angeles, si è laureata in Scienze umanistiche per la comunicazione all’Università di Milano e successivamente si è diplomata alla Scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi”, fondando poi una piccola compagnia teatrale. Verso la metà del 2011 la sua ex compagna, Elena Favilli, inizia a lavorare al progetto di una rivista iPad per bambini, “Timbuktu Magazine”.

I libri di Francesca Cavallo-2

Il principio: una rivista iPad per bambini

“L’iPad doveva ancora uscire, quindi era un esercizio di immaginazione perché non si sapeva nulla dell’iPad”, spiega la Cavallo, che racconta come, però, entrambe avessero intuito che fosse una cosa che poteva piacere ai bambini. Le autrici decisero di provare a portare un po’ della qualità dei libri illustrati sull’iPad, immaginandola animata e trasformandola in una rivista che parlasse di storie vere ai bambini.  “Il discorso è sempre stato questo”, afferma la Cavallo, “e poi è continuato in ‘Bambine ribelli’, ma è nato in Timbuktu Magazine”.

Una delle donne illustrate  in uno dei libri dell'autrice-2

“La mia passione è sempre stata quella di trovare un modo di far appassionare i bambini alle storie reali che succedono intorno a loro o di utilizzare le storie di finzione in modi che li aiutino a capire i fenomeni dai quali sono circondati”, dice la co-autrice del best seller, che racconta quindi del successivo trasferimento in California e della ricerca di possibili finanziatori interessati ad investire nel progetto.

Ad investire nel progetto delle autrici fu 500Startups, uno degli incubatori più famosi. “Noi fummo la prima azienda con fondatori italiani ad essere scelti per questo incubatore qui, e poi siccome era così famoso, tanti degli investitori che ci avevano detto di no in tutto l’anno precedente iniziarono a scriverci”, ricorda la scrittrice.

Francesca Cavallo e Fabio Mollica (2)-2-2

Un crowfounding da record per “Bambine ribelli”

L’autrice racconta poi come nasce il suo settimo libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, libro che ha riscosso un grande successo economico nella storia del crowfounding (raccolta fondi online) tramite Kickstarter (sito web americano). I primi sei libri erano stati pubblicati invece con un editore. “Decidemmo di lanciare il nuovo libro invece che con un accordo di editoria tradizionale, su Kickstarter, con un obiettivo di 40.000 dollari e con l’obiettivo di stampare le prime 1000 copie, facendo un lavoro lunghissimo di preparazione su questa campagna”, evidenzia l’autrice.

I 40.000 dollari furono raccolti nelle prime 36 ore. “Con il primo libro raccogliemmo 675.000 dollari e quindi di copie non ne stampammo 1000, ma 60.000, e con il secondo libro l’obiettivo che ci eravamo date era 100.000 dollari, e quelli li raccogliemmo nelle prime tre ore. E il libro è diventato, il secondo, il libro più finanziato nella storia del crowfounding. Raccogliemmo circa 900.000 dollari”.

Una delle donne illustrate del libro-2

La genesi del progetto

Per l’autrice alla base del successo dei suoi libri ci sono alcuni motivi: uno di questi è la genesi del progetto: “Questo progetto è ribelle non soltanto nel contenuto, ma anche nel modo in cui è venuto al mondo. Nel senso che il fatto di non passare da un editore tradizionale ha voluto dire che noi per creare questo libro non abbiamo chiesto il permesso a nessuno”, afferma. “Lo abbiamo fatto esattamente come volevamo, per esempio facendo una scelta che nessun editore tradizionale avrebbe mai fatto, che era quella di farlo illustrare a 60 illustratrici da tutto il mondo”.

Francesca Cavallo mentre riceve l'omaggio del sindaco-2

“L’altro aspetto è stato che abbiamo creato un genere, nel senso che abbiamo unito il genere della fiaba e quello della biografia”. “Quali sono le caratteristiche della fiaba che possiamo fare incontrare con il genere della biografia?”, questa la domanda che si posero le due autrici. “E la risposta è stata di cercare la vita di quelle donne che non soltanto avessero dato un contributo straordinario alla storia del mondo, ma la cui vita avesse un’immagine centrale intorno alla quale la storia potesse essere organizzata come una fiaba”. E conclude evidenziando che: “Il coraggio di questo libro è stato di lasciare fuori tutte quelle storie nelle quali io non riuscivo a trovare questa coincidenza”.

Francesca Cavallo mentre firma le copie del suo libro-2

Al termine dell’intervista l’autrice ha ricevuto un omaggio dal sindaco Riccardo Rossi, presente all’evento culturale, che ha ringraziato Francesca Cavallo per il suo messaggio di donna che vuole vivere la propria vita libera dagli schemi, senza condizionamenti. Tre piccoli lettori del pubblico hanno vinto il libro di Francesca Cavallo ed Elena Favilli partecipando ad un gioco sul sito Kahoot, attraverso i cellulari, e rispondendo esattamente a tre domande sulle donne raccontate nel libro e sull’autrice.  L’evento culturale è terminato con le domande delle piccole lettrici.

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