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Se applaudi un criminale

BRINDISI - Il libro dell’attrice teatrale brindisina Daniela Marazita, “Hai appena applaudito un criminale” (Robin Edizioni, pp.95-euro 12,00), è stato presentato sabato a Palazzo Nervegna.

BRINDISI - Il libro dell’attrice teatrale brindisina Daniela Marazita, “Hai appena applaudito un criminale” (Robin Edizioni, pp.95-euro 12,00), è stato presentato ieri, alle 18.30, nella Sala università di Palazzo Nervegna. Ad organizzare la presentazione, l’associazione di volontariato Jonathan, con l’adesione del Teatro delle Pietre, e il Lions Club di Brindisi. A presentare l’attrice, l’avvocato Ennio Masiello. Dopo il reading svoltosi venerdì nella Casa Circondariale di Brindisi in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, un altro evento culturale, quindi, che affronta il tema del recupero dei detenuti attraverso la forma d’arte del teatro.

Nel libro, Daniela Marazita, racconta, infatti, la propria esperienza fatta nel laboratorio teatrale istituito nel carcere di Rebibbia, con i detenuti della sezione G9. La Marazita vive da anni a Roma ed ha lavorato con attori del livello di Luca De Filippo, Giorgio Albertazzi, Flavio Bucci, Vincenzo Salemme e Silvio Orlando. Del ruolo di scrittrice e di educatrice della Marazita attraverso il teatro, ha parlato l’ingegner Giuseppe Turo dell’Associazione Jonathan, che ha poi lasciato la parola all’avvocato Masiello, il quale ha presentato la Marazita come “una brindisina verace che ci dà l’orgoglio di essere brindisini”.

Masiello ha ricordato i momenti più importanti della carriera teatrale dell’attrice: “Daniela”, afferma, “unisce alla versatilità del talento un cuore di donna”, ed ha concluso la sua presentazione facendo una distinzione tra coloro che fanno teatro per vivere e coloro che vivono per fare teatro, includendo l’attrice in questa seconda categoria. Dopo aver letto le prime due pagine del libro al numeroso pubblico presente, è stato proposto un video di pochi minuti della presentazione del libro che si tenne lo scorso anno nel corso di una fiera del libro a Roma nel Palazzo dei Congressi.

Il video ha proposto tre contributi, quello del Garante per i diritti dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, quello di Cosimo Rega, detenuto a Rebibbia che è stato protagonista del film dei fratelli Taviani “Cesare deve morire” e quello di uno dei detenuti del laboratorio della Marazita. L’attrice brindisina ha quindi raccontato com’è nato il laboratorio teatrale nella sezione dei precauzionali, lo spostamento del punto di vista che un attore è chiamato a fare quando interpreta un personaggio e come si è posta con i detenuti di Rebibbia: “Mi sono posta nei loro confronti come farei con qualunque aspirante attore, nella maniera professionale”, afferma Daniela Marazita.

L’attore Marcantonio Gallo del Teatro delle Pietre ha raccontato invece la propria esperienza di laboratorio teatrale nel carcere di Brindisi, sostenendo come oggi il teatro debba farsi portavoce di alcune urgenze: “Abbiamo cercato di usare la pratica teatrale come veicolo d’introspezione”, spiega Gallo, “e, di conseguenza, di portare i detenuti ad una riflessione”. L’attore ha, infine, raccontato il primo approccio con i detenuti, l’avvio del laboratorio di scrittura e le finalità del progetto “Dentro/Fuori”, cioè creare un ipotetico ponte tra interno ed esterno.

Daniela Marazita ha infine raccontato come ha vissuto, da donna, quest’esperienza, lasciando poi la parola ad alcuni brevi interventi dal pubblico, come quello dell’avvocato Antonio Caiulo, del presidente onorario dell’associazione Jonathan, il col. Cosimo Filippo, della direttrice del carcere di Brindisi, Annamaria Dello Preite, del professor Mimmo Tardio, della rappresentante del Garante per i diritti del detenuto di Brindisi, Isabella Lettori e della dottoressa Daniela Angelini della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, che hanno concluso la presentazione del libro.

 

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