"Sfratto ai libri". Il parroco nega
BRINDISI – Dopo anni di puro lavoro volontario da parte di cittadini di Brindisi che decisero di mettere in piedi 15 anni fa un vera e propria biblioteca al rione Casale, si dice che ora qualcuno vuole sfrattarla con tutti e diecimila i suoi volumi dai locali della parrocchia Ave Maris Stella, dove nacque e dove è tutt’ora ospitata, perché gli stessi servono per altre iniziative dell’oratorio. Ma il nuovo parroco, chiamato in causa, smentisce tutto: “Io non so niente di tutta questa situazione – dice fra Raffaele Massari – e soprattutto non ho deciso nulla in merito”. Ma affiderà presto la verità ad un comunicato.
BRINDISI – Dopo anni di puro lavoro volontario da parte di cittadini di Brindisi che decisero di mettere in piedi 15 anni fa un vera e propria biblioteca al rione Casale, si dice che ora qualcuno vuole sfrattarla con tutti e diecimila i suoi volumi dai locali della parrocchia Ave Maris Stella, dove nacque e dove è tutt’ora ospitata, perché gli stessi servono per altre iniziative dell’oratorio. Ma il nuovo parroco, chiamato in causa, smentisce tutto: “Io non so niente di tutta questa situazione – dice fra Raffaele Massari – e soprattutto non ho deciso nulla in merito”. Ma affiderà presto la verità ad un comunicato.
A dare in prestito i locali per ospitarvi l’iniziativa della biblioteca fu padre Damiano Comes, che affidò l’incarico al professore Mummolo il quale si mise all’opera insieme a tanti cittadini appassionati di libri, per reperire, catalogare e sistemare il materiale librario, offrendo poi in seguito un servizio di qualità, frutto della competenza, oltre che dalla passione e dalla disponibilità quotidiana, che, con grande generosità, hanno messo a disposizione della comunità.
“Ci sono più di 10mila volumi nella biblioteca del Casale – sottolinea Enzo Albano, consigliere comunale uscente del Pd – . Ora il problema è dove trasferire tutti i libri e anche i volontari che da 15 anni mandano avanti questo servizio pubblico con qualità e generosità”. Una biblioteca che ha rappresentato nel tempo un presidio fondamentale per la diffusione della cultura. Una risorsa e un’opportunità irrinunciabile per molti cittadini, in particolare i più piccoli, ai quali sono state offerte letture di qualità, che li hanno accompagnati nel cammino di crescita e di emancipazione sociale.
“Ho scritto al prefetto di Brindisi, Bruno Pezzuto – dichiara ancora Albano – per proporre di spostare la biblioteca dai locali dove si trova adesso in quelli vicini della ex sede della Circoscrizione Casale, oramai in disuso e abbandonati: Sono locali vuoti e possono finalmente ritornare utili alla comunità senza mandare in fumo un lavoro di 15 anni e soprattutto un servizio utile alla comunità della città”.
La biblioteca rappresenta una funzione di importanza cresciuta nel tempo, come dimostrano i dati relativi ai prestiti effettuati, mai messa a rischio dalla diffusione delle diverse forme di accesso al sapere consentite dalle nuove tecnologie e che supplisce alla mancanza di una diffusione decentrata dell’attività, capace di soddisfare i bisogni della popolazione, nei diversi luoghi della città.