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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Tina Modotti, fotografia e rivoluzione

LECCE – “La fotografia è un valore documentario, e se a questo si aggiunge la sensibilità e la comprensione del problema e soprattutto un chiaro orientamento sull’importanza che deve assumere nel campo dello sviluppo storico, credo che il risultato meriti di occupare un posto nella rivoluzione sociale a cui tutti dobbiamo contribuire”. Questa frase, di Tina Modotti, racchiude il senso della sua arte: la fotografia. La mostra dell’artista italiana sarà esposta a Lecce presso il Cineporto fino al 14 dicembre 2012.

LECCE“La fotografia è un valore documentario, e se a questo si aggiunge la sensibilità e la comprensione del problema e soprattutto un chiaro orientamento sull’importanza che deve assumere nel campo dello sviluppo storico, credo che il risultato meriti di occupare un posto nella rivoluzione sociale a cui tutti dobbiamo contribuire”. Questa frase, di Tina Modotti, racchiude il senso della sua arte: la fotografia. La mostra dell’artista italiana sarà esposta a Lecce presso il Cineporto fino al 14 dicembre 2012.

“Tina Modotti. Fotografa e Rivoluzionaria” questo il titolo della mostra sul lavoro della proletaria italiana Tina Modotti. Una donna che ha sempre raccontato la realtà, il suo presente, attraverso degli scatti, impressi nella mente di molti. “La fotografia per il fatto stesso che può essere prodotta soltanto nel presente e sulla base di ciò che oggettivamente esiste di fronte alla camera, si impone come il mezzo più soddisfacente per registrare la vita oggettiva in tutte le sue manifestazioni”, questa una delle più importanti osservazioni della fotografa friulana sul potere dell’obiettivo.

La mostra di Tina Modotti,  è stata inaugurata venerdì 21 settembre scorso nel Cineporto di Lecce. L’esposizione è curata da Reinhard Schultz con la collaborazione della Galerie Bilderwelt di Berlino (fotografie di Tina Modotti) e il Center for Creative Photography di Tucson, Arizona, comprende una selezione di 80 opere dell’artista dal 1923 al 1930.

La maggior parte delle opere riguarda il periodo messicano dell’artista, mentre la serie dei ritratti della Modotti riguarda, invece, il periodo di Los Angeles e sono firmati da Edward Weston, inclusa anche una foto del periodo hollywoodiano sul set del film “The tiger’s coat”. Nel corso dell’inaugurazione sarà proiettato il film “Tina in Mexico” di Brenda Longfellow.

Una donna dalla vita intensa e scandalosa per il costume dell’epoca, in largo anticipo sui tempi. È stata il simbolo della nuova condizione femminile del Novecento, sulla strada dell’emancipazione e della liberazione sessuale. Di recente la sua figura è stata sempre più spesso al centro dell’interesse sia degli studiosi che del vasto pubblico degli appassionati non solo in Italia, dopo anni di oblio.

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20 e la mattina dalle 10 alle 13 (solo per gruppi organizzati e su prenotazione) ed è realizzata con al sostegno della Regione Puglia -Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo-, in collaborazione con la Fondazione Apulia Film Commission e Cineporti di Puglia (Lecce).

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