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Torna il Festival dei Linguaggi sonori, ideato dai cegliesi Attilio Turrisi e Flavia Gervasi

MARTINA FRANCA - Il festival biennale dei Linguaggi sonori, ideato nel 2004 dalla etnomusicologa Flavia Gervasi e dal musicista Attilio Turrisi, volto noto de La notte della Taranta, entrambi di origini cegliesi, giunge alla quarta edizione. Dopo un esordio nel 2004 in cui si avvicinava un pubblico eterogeneo alla pluralità delle espressioni musicali, a partire dalla seconda edizione (2006) il festival ha cominciato ad affiancare agli eventi musicali una più netta progettualità di tipo scientifico-musicologico.

MARTINA FRANCA - Il festival biennale dei Linguaggi sonori, ideato nel 2004 dalla etnomusicologa Flavia Gervasi e dal musicista Attilio Turrisi, volto noto de La notte della Taranta, entrambi di origini cegliesi, giunge alla quarta edizione. Dopo un esordio nel 2004 in cui si avvicinava un pubblico eterogeneo alla pluralità delle espressioni musicali, a partire dalla seconda edizione (2006) il festival ha cominciato ad affiancare agli eventi musicali una più netta progettualità di tipo scientifico-musicologico.

Il festival, che si terrà il 6 e il 7 dicembre a Martina Franca, presso la sede della Fondazione Paolo Grassi con la partecipazione del Laboratoire de musicologie comparée et anthropologie de la musique dell’Università di Montréal (Canada), è patrocinato dall’Istituto musicale Giovanni Paisiello di Taranto. Due giornate di studio scandite in diverse forme, conferenze, interviste, letture, ascolti, proiezioni e dibattiti attraverso i quali, in collaborazione con la cattedra di composizione del Paisiello diretta dal maestro Michele Pezzuto, si analizzeranno da un punto di vista antropologico e musicologico le modalità di diffusione della voce nello spazio e le possibilità espressive di una voce che si fa organizzatrice di spazi fisici e sociali.

Il 6 dicembre l’etnomusicologa Flavia Gervasi, responsabile scientifico del festival, introdurrà il filosofo Carlo Serra, professore di filosofia della musica e di estetica musicale presso il Dams dell’Università della Calabria. Serra parlerà dell’interazione fra voce e spazio. La riflessione, pensata nella forma di un dialogo tra musicologia e filosofia, sarà intervallata da ascolti e proiezioni che sintetizzano le possibilità espressive della voce in senso interculturale.

Il 7 dicembre, partendo da uno studio sul campo condotto in Salento a partire dal 2008, Gervasi illustrerà il legame tra le forme della vocalità in Salento e la gestione e il controllo degli spazi fisici e sociali nelle comunità contadine del secolo scorso. A mantenere un filo ideale nell’articolato percorso interculturale e interdisciplinare gli interventi musicali della voce di Maria Mazzotta e del violoncello di Redi Hasa che presenteranno un viaggio musicale attraverso les voix du monde.

E’ con queste parole che Attilio Turrisi spiega lo spirito del festival: “Oltre al mettere in scena, il festival dei Linguaggi sonori si interessa ai retroscena, ai segreti della creatività e del savoir faire dell’artista, dello studioso, del compositore, del ricercatore o del regista. L’edizione 2010 si concentra sulla voce come sorgente antropologica dell’espressività umana e della comunicazione sociale. La voce è ricerca di sonorità espressive non formalizzate come il grido, è esplorazione delle potenzialità comunicative del suono emesso nel pianto, nel riso, nella costruzione di brevi sintagmi melodici; è poi articolazione di esperienze fonemiche complesse nella prosodia e nel canto. La voce in quanto esperienza espressiva si articola e si proietta in uno spazio che la accoglie e la fa risuonare. Il canto non è che la forma compiuta di un percorso antropologico di scoperta e di utilizzo dell’espressività della voce umana sino alla sua forma artistica”.

I seminari, aperti al pubblico, avranno inizio alle 18. Per informazioni, rivolgersi ai numeri 339 4905612 oppure 338 1024784.

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