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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Una "Tosca" avvincente al Verdi

BRINDISI - La stagione lirica teatrale si chiude a Brindisi con il meglio del meglio. Andrà in scena, giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 20.30 sul palcoscenico del Nuovo Teatro Verdi, "Tosca" di Giacomo Puccini, una delle opere più conosciute e amate del compositore toscano.

BRINDISI - La stagione lirica teatrale si chiude a Brindisi con il meglio del meglio. Andrà in scena, giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 20.30 sul palcoscenico del Nuovo Teatro Verdi, "Tosca" di Giacomo Puccini, una delle opere più conosciute e amate del compositore toscano in una produzione firmata dall'Amministrazione Comunale di Lecce.

Un dramma classico che non cessa mai di stupire per intensità e bellezza. La storia d'amore tra Flora Tosca e Mario Cavaradossi, negata con esiti fatali, é presentata nell'allestimento del grande regista e scenografo, Enrico Castiglione sotto la direzione di Marcello Panni, alla guida dell'orchestra sinfonica "Tito Schipa" di Lecce e con l'eleganza dei costumi di Sonia Cammarata.

La genialità creativa di Puccini risiede nel fatto che egli aggiunge con "Tosca" vertici inesplorati di potenza drammatica: gelosia, passione e tradimento nella Roma papalina dell’Ottocento insidiata dai fermenti rivoluzionari; una città del potere che resiste all’incalzare della storia. La scelta è un dramma circondato dal potere dispotico della polizia dello Stato Pontificio che cerca di soffocare il soffio patriottico e repubblicano di Roma.

Il successo dell'opera rappresentata per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théâtre de la Porte Saint-Martin di Parigi, fu legato all’interpretazione nel ruolo della protagonista di Sarah Bernhardt, l’attrice "voix d’or" idolo del pubblico parigino, la prima vera diva della storia del teatro.

La storia si svolge a Roma, nell’atmosfera tesa che segue l’eco degli avvenimenti rivoluzionari in Francia e la caduta della prima Repubblica Romana, in una data ben precisa, sabato 14 giugno 1800, giorno della Battaglia di Marengo. É proprio questo, infatti, l'avvenimento che fa da sfondo al nucleo primario dell’opera, mettendo in risalto il dramma dell’amore perseguitato.

Composta su un libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giocosa (in un primo tempo rifiutato da Alberto Franchetti, un nobile veneziano con qualche ingegno compositivo), tratto da un dramma omonimo di Victorien Sardou, l’opera narra la tormentata storia della cantante Floria Tosca con il pittore Mario Cavaradossi, ostacolata dalle vicende politiche e dalla spregevolezza del capo della polizia pontificia, il barone Scarpia.

Puccini aveva dato vita ad un’opera verista e violenta, dominata da figure di una indiscussa sensualità e passione travolgente. "Tosca"è appunto considerato un lavoro tra i più drammatici del compositore toscano, ricco di colpi di scena ed espedienti che tengono lo spettatore in costante tensione, con personaggi immortali impegnati in arie tra le più vitali e sensuali del melodramma italiano. Scene e musica si intersecano e si sovrappongono nei duetti tra Tosca e Mario nonché nelle tre celeberrime romanze, una per atto ("Recondita armonia", "Vissi d’arte""E lucevan le stelle"), che rallentano in direzione lirica la concitazione della vicenda.

Per questa messa in scena è stato scelto un cast d’eccezione dal profilo internazionale. Nel ruolo di Tosca, Nunzia Santodirocco, soprano dalla voce possente, ricca di armonici, capace di deliziare il pubblico con i suoi legati, i suoi portamenti, le connotazioni altamente drammatiche; nei panni del pittore Cavaradossi il tenore Francesco Anile; il barone Scarpia, eroe negativo dalla complessità psicologica affascinante, è interpretato dal baritono Omar Kamata. Completano la compagnia il basso Antonio Mameli (Angelotti), il basso Angelo Nardinocchi (il sagrestano), il tenore Motoharu Takei (Spoletta), il basso Yuki Takahashi (Sciarrone), il basso Matteo Nardinocchi (un carceriere) e Salvatore Saracino nel ruolo del pastorello.

 

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