La “tremula” e i “pappamusci”, antichi riti della settimana santa
FRANCAVILLA FONTANA - La mattina del venerdì santo, come da tradizione millenaria, nel noto paese degli Imperiali si assiste alle processioni della Madonna Addolorata ossia la “Desolata”, i cittadini manifestano grande sensibilità verso la Madonna e in silenzio viene spesso interrotto dal tipico suono delle “tremule”, tavolette su cui vengono montate della manigliette che con un movimento del polso emana un acuto suono. La processione è formata da sette confraternite che divise in gruppi di tre ogni anno ne sfila una o quella detta “ ti li purieddi” (dei poveri) o l’altra detta “ti li ricchi” (dei ricchi). Alla sera la città si blocca, il legno con i battenti in ferro “tremule“ lancia un emozionante suono in una sorta di lutto e cordoglio per la morte di Cristo. I Sacri Misteri, con la partecipazione di tutte le Confraternite ognuna con la proprie divise esprimono quella tradizione e quella esasperata fede verso il nostro Signore Gesù Cristo. La processione parte dalla Chiesa di Santa Chiara e nel frattempo la grande piazza antistante la Chiesa Matrice diventa gremita di persone che aspettano con ansia l’uscita delle meravigliose statue preparate in modo impeccabile per la Santa Processione. Una “tremula” spunta con un suono lancinante e tutto ha inizio. Dalla Chiesa esce la Croce nera dei Misteri con i simboli della passione di Cristo. Sempre con un segnale di “tremula” i Confratelli dell‘Orazione della Morte portano fuori la statua di Cristo con il pane, aprendo la Via Crucis. Segue l’emozionante statua di Cristo all’Orto, dove Gesù è in ginocchio nell’orto e mentre prega riceve il “Calice Amaro”. La statua è portata con forte devozione dai confratelli dell’Orazione della Morte.
L’atmosfera viene alimentata da una banda che suona struggenti marce funebri e, intanto sfilano altre statue come quella di Cristo vestito da pazzo, con al collo una fune e le mani legate. Segue la statua di Cristo alla Colonna, che raffigura Gesù spogliato, frustato incoronato di spine. Dopo, lentamente esce Cristo alla Canna con le mani legate, con a capo una corona di spine e sulle spalle un mantello rosso. Sorprendente è la statua detta della “Cascata o “Lo Spasimo” che presenta Cristo caduto per terra sotto la Croce, grondante di sangue e di sudore. Si assisterà dopo questa statua ad un emozionante sfilata di crociferi detti “li pappamusci cu li trai” che sono fedeli penitenti con camici con greche di appartenenza; per devozione e penitenza trascinano pesanti croci preparate da loro con tronchi di legno di vario spessore e grandezza. I penitenti camminano scalzi e con fatica trascinano le croci per tutto il percorso in segno di perdono.