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“Inchieste giudiziarie e gogna mediatica: se ne parla a palazzo Nervegna

Il Centro Studi Internazionale Europaitalia, in collaborazione con la Camera Penale di Brindisi e il Patrocinio del Comune di Brindisi, ha organizzato per venerdì 2 dicembre 2016 una conferenza sul tema

Il Centro Studi Internazionale Europaitalia, in collaborazione con la Camera Penale di Brindisi e il Patrocinio del Comune di Brindisi, ha organizzato per venerdì 2 dicembre 2016 una conferenza sul tema “Inchieste giudiziarie e gogna mediatica”, per la quale è in corso l’accreditamento quale evento formativo riconosciuto dall’Ordine degli Avvocati della Provincia di Brindisi. L’appuntamento è alle ore 17,30 presso la sala conferenze di Palazzo Narvegna: ad introdurre i lavori sarà l’avv. Luca De Netto, Presidente del Centro Studi Europaitalia, e, dopo i saluti del Sindaco della Città di Brindisi, avv. Angela Carluccio, si confronteranno l’avv. Fabio Di Bello, Presidente della Camera Penale “O. Melpignano” di Brindisi, e il Dott. Giuseppe Capoccia, Procuratore della Repubblica di Crotone. A moderare l’interessante e vivo dibattito, il Dott. Erasmo Marinazzo, Redattore del Nuovo Quotidiano di Puglia ed esperto di cronaca giudiziaria.

Cos’hanno in comune gli scandali di “Mafia Capitale” e le inchieste sulla Xylella, Tangentopoli e la strage di Bologna, i casi di Yara Gambirasio, Meredith Kercher, Michele Misseri e i clamori per la c.d. “pedofilia del clero”?

“Si tratta di situazioni molto delicate e complesse, diverse, e che esigono profondo tatto e rispetto, ma legate da un unico filo rosso – ha spiegato l’Avv. Luca De Netto, organizzatore dell’evento - ossia il rapporto tra inchieste giudiziarie e gogna mediatica, un rapporto che spesso travalica il diritto di cronaca, trascende la deontologia professionale, supera troppo facilmente la presunzione di non colpevolezza per affondare le sue radici in questioni di natura educativa, culturale, antropologiche. Il garantismo formale del nostro sistema penale – ha continuato l’Avv. De Netto – delle volte non riesce ad arginare nei fatti le conseguenze sociali e mediatiche di un approccio giustizialista di natura giacobina che affonda le sue radici nel modello del “capro espiatorio” ben analizzato da Renè Girard, dove la rabbia, delle volte eterodiretta, delle masse spesso diventa violenza irrazionale che solo il Diritto è in grado di fermare, e che solo la Cultura può rimodulare. Per questo il Centro Studi Europaitalia affianca alla propria attività formativa di natura giuridica imprescindibili e propedeutici eventi di formazione antropologica, deontologica e culturale, rivolta a tutti coloro che avvertono la necessità di riscoprire i pilastri fondanti della millenaria Civiltà europea, un compito di cui il Giurista deve tornare ad appropriarsi. ”.
 

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