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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Diritti delle donne: a Brindisi incontro con quattro attiviste afghane

Appuntamento venerdì 30 settembre alle ore 18.30, nella sala “G. Strada” di Palazzo Nervegna

BRINDISI - Le associazioni Io Donna, Auser e Anpi (sezione “Vincenzo Gigante” di Brindisi), Wg Academy e il Coordinamento donne Spi-Cgil, promuovono per venerdì 30 settembre alle ore 18.30, nella sala “G. Strada” di Palazzo Nervegna, l’incontro con quattro attiviste afghane, accolte a Lecce dall’Arci Solidarietà, con il patrocinio della Città di Brindisi e la collaborazione della Commissione Comunale per le Pari Opportunità. Le attiviste saranno introdotte da Anna Caputo, presidente Arci Lecce Solidarietà. 

"Per la prima volta nella nostra città avremo modo di ascoltare le attiviste che, al pari delle loro connazionali, lottano per la democrazia, la laicità, l’autodeterminazione del popolo afghano, i diritti delle donne e delle persone Lgbtq, la protezione delle minoranze, contro il regime talebano, le violazioni dei diritti umani, il fondamentalismo islamico, le formazioni terroristiche". Si legge in una nota. 

"Il regime talebano ha eliminato i pochi spazi di libertà conquistati dalle donne e ha imposto la segregazione di genere con provvedimenti che negano la loro esistenza fisica e civile. E’ negata l’istruzione alle ragazze a partire dai 12 anni, sono imposti i matrimoni infantili, è vietato alle donne di lavorare, uscire da casa, viaggiare senza la presenza di un uomo della famiglia, imposto il codice di abbigliamento, azzerati l’accesso alla giustizia e il sistema di protezione e sostegno per le donne che fuggono dalla violenza domestica".

"La protesta delle donne nelle strade viene repressa con la violenza, le attiviste impegnate a livello politico e sociale vengono minacciate, arrestate e in diversi casi uccise. Molte sono state costrette a nascondersi, agire in clandestinità o fuggire all’estero. L’Afghanistan è un paese distrutto da oltre 40 anni di guerre, che ha visto l’avvicendarsi nel tempo della guerra sovietico-afghana (1979-1989), della guerra civile afghana (1992-1996), del regime talebano (1996-2001), della guerra e l’occupazione delle truppe Usa/Nato (2001-2021) e in agosto 2021 il ritorno dei talebani con l’accordo delle forze occidentali in ritiro".

"Il popolo afghano è ridotto alla fame, attanagliato dallo stallo dell’economia, dalla disoccupazione, privato dell’assistenza medica, colpito dalla repressione del regime talebano con sparizioni forzate, esecuzioni extragiudiziali, arresti arbitrari come documentato dal rapporto delle Nazioni Unite del 2022".

Le organizzazioni promotrici brindisine si sono attivate sin dal settembre 2021 con iniziative di solidarietà e sostegno alla lotta delle donne afghane, a fianco del Cisda, (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane) e delle sue organizzazioni partner afghane, tra le quali Rawa (storica associazione femminista afghana) e Hawca (Humanitarian Assistance for the Women and Children of Afghanistan), con la raccolta fondi di 3.750 euro, destinati al progetto “Vite Preziose”, che fornisce assistenza alle donne vittime di violenza domestica e sociale in Afghanistan.

Prosegue la Raccolta firme per la petizione #StandUpWithAfghanWomen! che sostiene gli obiettivi politici delle organizzazioni democratiche e laiche afghane con l’appoggio di una rete di organizzazioni italiane, coordinate dal Cisda, ed europee.

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