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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"La pittora dei demoni": misteriosa storia d'amore fra Napoli e il Salento

È una storia d'amore affascinante, misteriosa, quella raccontata dal noto scrittore e giornalista salentino, Antonio Errico, nel suo ultimo romanzo, "La pittora dei demoni" (Manni Editori, 216 pagine, euro 16,00) presentato sabato, alle 19.00, nell'auditorium dell'ex convento Santa Chiara di Brindisi.

BRINDISI - È una storia d’amore affascinante, misteriosa, quella raccontata dal noto scrittore e giornalista salentino, Antonio Errico, nel suo ultimo romanzo, “La pittora dei demoni” (Manni Editori, 216 pagine, euro 16,00) presentato sabato, alle 19.00, nell’auditorium dell’ex convento Santa Chiara di Brindisi. Una storia d’amore in cui l’arte ha un ruolo di primo piano nella vita dei due protagonisti: Marianna, che dipinge demoni in una chiesa sconsacrata, e Arcangelo, che incanta la nobiltà del suo tempo con la musica del suo violino. Ambientata tra Napoli e il Salento, la storia si svolge L'interpretazione narrativa di Giuliana Paciolla-2nel Seicento.

Ad intervistare l’autore nel corso della serata culturale promossa dalla Società Dante Alighieri di Brindisi (presieduta dal professor Ettore Catalano) ed aperta da Sabrina Amorella,  il professor Mimmo Tardio. Alla serata hanno preso parte anche l’attrice Giuliana Paciolla, che ha interpretato magistralmente alcuni passi tratti dal libro di Errico,  e il Maestro Gianluigi Antonaci, che ha curato la drammaturgia sonora del percorso di lettura (nella foto a destra, l'interpretazione narrativa di Giuliana Paciolla)

“Leggere un libro di Antonio è come fare un’esperienza altra rispetto a tante altre forme di scrittura del nostro territorio”, spiega Tardio, che dell’autore evidenzia il suo essere “avvezzo a una certa musicalità della parola, a una certa ricercatezza semantica, di senso, di bellezza, di brevità”. “Nei suoi libri- prosegue il professore- ho sempre trovato un conforto nell’idea che la parola, anche quando è narrata, non è soltanto il verso classicamente scritto. Può essere usato in maniera ricca, bellissima. ‘La pittora dei demoni’ è un romanzo particolarissimo, scritto su più piani”. 

Sabrina Amorella-2Tardio chiede quindi all’autore come sia nata l’idea di questa storia  ambientata tra Napoli e il Salento, una storia che per il professore sembra scritta da Caravaggio:“È come se a scrivere fosse stato Caravaggio. Come se questo libro, in qualche modo, lo avesse scritto il furore iconoclasta, la cromatura perversa, straordinaria, bellissima, sontuosa, onirica, poetica di Caravaggio”. 

 “Avevo questa idea di questa pittrice caravaggesca, verissimo, tanto che Caravaggio è una comparsa del libro, e ho cominciato a scrivere. Tutto il resto è venuto dopo”, afferma Errico, che di seguito spiega la difficoltà nel portare avanti due storie parallele, di come non ci sia una trama nel romanzo ma si passi direttamente all’intreccio, di come ci sia stato un lavoro di documentazione sul Seicento, sulle scuole pittoriche napoletane e salentine e sulla musica di quel secolo. E sul destino dei due personaggi l’autore spiega la scelta intenzionale di non raccontare che fine facciano, eliminando le ultime trenta pagine del romanzo, quelle finali (nella foto a sinistra, Sabrina Amorella)

Argomento conclusivo dell’intervista, la narratività e l’affabulosità salentina presenti negli scritti dell’autore. “È difficile credo scrivere, fare pittura, credo anche musica, se non si sente l’appartenenza a qualcuno e a qualcosa”, afferma l’autore. “ A qualcuno: ci sono delle persone che ti sono intorno, delle persone verso cui provi affetto e speri che ne provino per te. E poi c’è la terra”. 

Una terra, il Salento, che vanta un figlio illustre, Antonio Errico. 

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