San Michele Stories: un paese che racconta il suo paese
In questo 2019 ha inizio da San Michele Salentino l’esplorazione e valorizzazione della cultura del territorio pugliese grazie al Lap, Laboratorio Permanente di Arte Pubblica, diretto dall’artista Elisa Laraia, il progetto che mira a realizzare un ritratto della società italiana contemporanea, uno storytelling costruito attraverso i saperi dei cittadini. Nato nel 2009 e dopo aver narrato 21 comunità della Regione Basilicata, il Lap arriva in provincia di Brindisi, a San Michele Salentino dove, nel mese di luglio si sono svolti i laboratori urbani, grazie all’attiva collaborazione con l’istituzione comunale in particolare con l’Assessora all’Ambiente ed Ecologia – Cultura e Pubblica Istruzione, Tiziana Barletta.
I cittadini hanno rilasciato delle videointerviste sul loro legame con il territorio e sulle prospettive di futuro. Nuela Camposeo, Giulio Cassese, Giulia Vinci, Giuseppe Raguso, Anna Abbracciante, Giuseppe Zecchino, Federico Guglielmi, Angelo Cosimo Ciraci, Fabrizio Guglielmi, Enza Ligorio, Rocco Monaco, Giovanni Argentiero, Nicola Ialfoldemo, Marti Mariac, Giuseppe Argentini, Pompea Venerito, Maria Rosaria Gasparro, Teodoro Francioso, Mariangela Prezioso, Raffaella Nannavecchia, Beatrice Devito, Fatima Mokrim, Elisabeth Bellanova, Raffaella Palumbo, Alfredo Fumarola, Pietro Barletta, Aldo Lolli, Domenico Galetta, Vito Barletta, Franco Laurenzana, Isabella Caliandro, Giuseppe Calò, i 33 cittadini intervistati, di tutte le età.
I bambini e gli studenti hanno portano la spontaneità delle loro aspettative e dei loro sogni. Gli adulti la loro esperienza fatta di mature riflessioni sul mondo, di delusioni, ma anche e non meno di speranze per il futuro. Gli anziani la ricchezza della propria memoria personale e storica e la propria lunga esperienza di vita.
Il 19 Agosto, alle ore 21 in Piazza Marconi, le video interviste verranno proiettate sulla facciata della Scuola Elementare con la tecnica dell’ Urban Screen, tecnica che lavora sul concetto del trasferimento del vissuto privato nel pubblico.
Le immagini dei volti dei cittadini illumineranno le architetture, le voci della comunità si propagheranno nello spazio urbano, diventando fruibili dall’intera comunità, ciò nell’ottica di favorire le relazioni all’interno di essa attraverso la rilettura delle storie individuali e di quella comunitaria, in un'ottica di condivisione. L’evento di urban screen con un forte impatto emotivo conclude l’esperienza.