“Dentro le stanze”: una mostra pittorica e fotografica al palazzo baronale di Cellino San Marco
BRINDISI - Domenica 18 dicembre alle ore 18:30 al Palazzo Baronale in Piazza Aldo Moro a Cellino San Marco verrà inaugurata la mostra d’arte “Dentro le stanze” un percorso realizzato con tele e immagini di quattro artisti salentini, sviluppato nelle stanze del “Castello” cellinese.
Il progetto ideato e curato dall’Associazione Culturale Celina in collaborazione con l’Associazione Culturale Kelainos e il patrocinio del Comune di Cellino San Marco raccoglie diverse visioni puntate al realismo in un particolare crogiolo di simbolismi legati all’appartenenza culturale salentina, lo studio della storia dell’uomo con i suoi miti e le tragedie, eros e innocenza fino ad approdare al racconto fotografico della delicata condizione degli ulivi delle campagne salentine.
Dalla pittura alla fotografia, le opere esposte in mostra, sono state realizzate con tecniche e stile differenti. Un tripudio colori e emozioni che dialogano tra di loro non rinunciando ai propri tratti distintivi e peculiari. Allestiti negli ambienti dell’antica costruzione nobiliare nel centro storico del paese, i dipinti e le immagini degli artisti Maria Carmela Arsieni, Massimo Marangio, Antonio Rizzello e Simona Caprioli.
A presentare la giornalista Pamela Pancosta e Patrizia Arsieni. Dopo i saluti istituzionali con intervento del sindaco Marco Marra, degustazione di vini offerti da Cantine Due Palme, Le Vigne di San Marco, Casa Vinicola Marco Carrisi. L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni fino al 31 dicembre dalle ore 18:30 alle ore 20:30.
Maria Carmela Arsieni. Nasce e vive a Cellino San Marco. Dopo la maturità classica ha vissuto e studiato per quattro anni a Firenze. Dal 1982 ha studiato pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Lecce. Approda tardi alla pittura seguendo un cammino intenso e faticoso. Attraversa lo studio del corpo femminile e del suo incarnato come sede dell’emotività e dell’istinto, il mezzo preferito per la raffigurazione di tematiche intime e complesse prediligendo l’uso del rosso.
Massimo Marangio. A San Pietro Vernotico, fin dalla tenera età inizia a disegnare con il carbone e scaglie di pietra e si appassiona presto alla mitologia greca. Frequenta il Liceo Artistico di Lecce e si laurea nella stessa città all’Accademia delle Belle arti nel 1984. La sua pittura guarda con interesse ai temi sociali, i paesaggi, il tarantismo, in una continua ricerca storica e realizzando un viaggio relazionale tra il sé e l’essere umano.
Antonio Rizzello. Studia arte a Lecce e nel 1971 da Cellino si trasferisce a Milano dove frequenta un corso di decorazione prezzo l’Accademia di Brera. E’ un ritrattista molto apprezzato ed anche notevole esperto di tecniche pittoriche antiche (tempera all’uovo e affresco) per cui è stato spesso coinvolto in delicate operazioni di restauro. Dell’artista lo storico d’arte Carlo Franza ha scritto: “Ha costruito, senza sfoggio e senza indole decadentista, il dato più vero del suo nuovo realismo, argomentato su contenuti colti che riecheggiano i temi del mito ma offrono anche la poesia dell’impegno e della memoria”.
Simona Caprioli. Cellinese di origine, sceglie Torino per studiare Economia Aziendale. Si avvicina alla fotografia quasi per caso e frequenta la scuola di fotografia Csf Adams con sede a Roma. Ha all’attivo cinque mostre fotografiche e due pubblicazioni sul giornale ReWriters. È coautrice, insieme a Riccardo Cecchetti, de “Il Maestro e Margherita”, un racconto per immagini del romanzo russo di Bulgakov. Il progetto fotografico in esposizione è stato concepito e sviluppato nell’agosto del 2021, sulle condizioni degli ulivi nel Salento