Map: apertura straordinaria la sera dei sepolcri per la mostra di Nicolò Santangelo
Per il giovedì 2 aprile in occasione della visita ai Sepolcri per la Settimana Santa, il Map prevede un’apertura straordinaria serale dopo le ore 20 per consentire al pubblico brindisino di poter vedere l’esposizione dell’artista siciliano Nicolò Santangelo e le opere della raccolta permanente del museo d’arte contemporanea.
Inoltre la mostra, primo tra gli eventi organizzati quest’anno dalla sezione di Brindisi di Italia Nostra, per celebrare i sessant’anni dell’associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale del Paese, avrà un interessante finissage sabato 18 aprile alle ore 16, interamente dedicato ai bambini con un laboratorio didattico creato ad hoc sugli allestimenti della mostra di Santangelo che presenzierà l’evento.
Il progetto espositivo è stato realizzato con la disponibilità e il sostegno della direzione scientifica del Map e del Cracc, Spin-off dell’Università del Salento.
Fin qui è stato notevole l’afflusso di pubblico che dal 7 marzo scorso ha visitato la mostra personale “R41 landscapes” di Nicolò Santangelo, curata da Domenico Saponaro. I cento micro paesaggi rettangolari, creazioni grafico pittoriche di vena concettuale, hanno affascinato i visitatori che li hanno ammirati, ordinati in una doppia sequenza di cornici bianche su quell’attraente cubo nero, installato per l’occasione nella suggestiva chiesa di San Michele Arcangelo delle Scuole Pie, nel centro storico di Brindisi, sede del Map .
I “paesaggi dell’anima” di Nicolò Santangelo emergono dapprima da un contatto con una spatola ossidata e corrosa che vi lascia tracce marroni di ruggine; poi da un mischio di stesure colore, segni di matita e combinazioni di frecce, numeri, segnali ottenuti applicandovi i caratteri di decalcomania, gli R41, ormai in disuso nell’era digitale. Una narrazione senza soluzioni di continuità di scenari desolati ma ricchi di sentimento, che sgorga fluente da itinerari interiori, personali lungo le esperienze vissute dall’artista. Le mescolanze segnico-cromatiche degli “R41 landscapes”, come ha scritto a proposito della mostra brindisina Federica Coi: “ tracciano la mappa di un percorso autobiografico e introspettivo, dove il piccolo formato dei quadri, seguendo le misure della spatola, assume la dimensione soggettiva e intimistica del ricordo. Le tracce lasciate sulla superficie sono le stesse disegnate dallo sguardo che vive e muta i luoghi, trasformandoli in testi poetici e narrativi”.