rotate-mobile
Mostre

L'arte classica del Mediterraneo raccontata con l'acquerello

Vernissage l'1 novembre della personale di Augusto Ciullo a Palazzo Nervegna. Aperta sino al 10 novembre

BRINDISI - È stata inaugurata ieri, venerdì 1 novembre, con un bel riscontro di pubblico, la prima mostra personale dell’artista  brindisino Augusto Ciullo: “Dai Bronzi di Riace al Canova”,  bellissimi acquerelli di grandi dimensioni ispirati ai più noti capolavori scultorei della storia dell’arte. La mostra, patrocinata dall’amministrazione comunale, è allestita al piano terra di Palazzo Granafei –Nervegna, ed è stata realizzata con la collaborazione del professor Mario Meo, curatore della biografia del catalogo della mostra.

Il pubblico mentre visita la mostra-3

Ciullo, nato nel 1957, è pittore e restauratore. Diplomatosi al Liceo Artistico di Bari si è poi specializzatosi a Firenze in Restauro. Negli anni tra il 1982 e il 1988 si è formato nel laboratorio del restauratore Camillo Tarozzi a Bologna. Appassionato di disegno e pittura, ha restaurato dipinti murali, affreschi, materiali lapidei e dipinti su tela e tavola in tutta Italia. È  un esperto velista e la sua passione per il mare ha influenzato anche la sua arte.

Le opere in mostra-2

BrindisiReport.it ha chiesto ad Augusto Ciullo di parlare della sua prima mostra. “Tutto è nato dai Bronzi di Riace, perché un giorno, fermandomi con la barca a Reggio Calabria, c’era maltempo, ne ho approfittato per vedere i Bronzi”, racconta l’artista. “Una cosa favolosa, sono spettacolari”. “Da lì, dopo tanti anni”, prosegue Ciullo,  “mi è venuto in mente di fare una mostra che parte dai Bronzi di Riace fino al Canova, abbracciando la produzione classica del Mediterraneo e provando a farli ad acquerello, perché la mia tecnica è l’acquerello”.

Una delle opere in mostra (2)-2-2

“È sempre stata l’acquerello la mia scelta preferita. Ma gli acquerelli di solito sono piccolini, invece ho voluto provare a farli grandi, questi grandi acquerelli. E quindi ho provato questa tecnica e il risultato è quello che vedrete qui in questa mostra”. Sulla tecnica Augusto Ciullo spiega che “l’acquerello non ti concede errori. Se sbagli a mettere la pennellata, troppo bagnata o troppo asciutta, non puoi tornare indietro, butti tutto. Non puoi coprire perché non è coprente”.

Una delle opere in mostra (3)-3

Molto apprezzata dal pubblico del vernissage, la personale di Ciullo “Dai Bronzi di Riace al Canova”, sarà visitabile presso Palazzo Granafei - Nervegna sino al prossimo 10 novembre.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'arte classica del Mediterraneo raccontata con l'acquerello

BrindisiReport è in caricamento