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Torna l'appuntamento con il Barocco Festival: il programma completo

Rassegna itinerante di appuntamenti: in scena da giovedì 22 agosto a sabato 7 settembre

BRINDISI - Al via la XXII edizione del «Barocco Festival Leonardo Leo», rassegna itinerante di appuntamenti dedicati al patrimonio di musica antica nel segno di Leonardo Leo, tra i maggiori esponenti della scuola napoletana del XVIII secolo con natali a San Vito dei Normanni. La finestra sul repertorio musicale dei secoli XVII e XVIII, diretta dal maestro Cosimo Prontera e curata dal «Centro studi e documentazione Leonardo Leo», è prodotta dalla Regione Puglia, con la partecipazione dell’assessorato regionale all’Industria Turistica e Culturale, dalle Città di San Vito dei Normanni e Brindisi, in collaborazione con la Città di Ostuni e la Provincia di Brindisi.  Il programma della rassegna è scaricabile anche attraverso il Qr code presente sul sito baroccofestival.it oltre che sui diversi coordinati promozionali. Tutti gli ingressi sono gratuiti.

L’edizione è stata presentata questa mattina, lunedì 19 agosto, nel salone di rappresentanza della Prefettura di Brindisi. All’incontro hanno preso parte il viceprefetto, Anna Rita Coluccia, il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, di San Vito dei Normanni, Domenico Conte, il vice sindaco di Ostuni, Antonella Palmisano, e il direttore artistico del Festival, Cosimo Prontera. Presenti anche tra gli sponsor il responsabile affari istituzionali per la Puglia di Enel, Angelo Di Giovine, il presidente Unitre, Clelia Leozappa, e il titolare della Gi.Com, Giuseppe Giove. Per le autorità militari il tenente colonnello Gianluca De Nicola, capo ufficio comando provinciale della Guardia di Finanza.

Dramma sacro settecentesco «Dalla Morte alla Vita di Santa Maria Maddalena»

Si comincia giovedì 22 agosto alle ore 21, presso il Chiostro dei Domenicani a San Vito dei Normanni, con l’esecuzione del dramma sacro settecentesco «Dalla Morte alla Vita di Santa Maria Maddalena» di Leonardo Leo, un momento storico per il Festival che restituisce alla città natale di Leo un rigo di storia della musica, ritrovato e riscritto: nel corso della conferenza, il musicologo Dinko Fabris ha ricostruito le dinamiche del ritrovamento della partitura che ha il significato di un pezzo di patrimonio storico-artistico restituito alla Puglia. L’opera “dimenticata” per tre secoli, per la regia di Stefania Panighini e la prima esecuzione moderna dell’orchestra baroque «La Confraternita de’ Musici», diretta al clavicembalo dal maestro Cosimo Prontera, mescola un episodio evangelico svelato nel finale con eventi fiabeschi e d’invenzione: fu rappresentata per la prima volta ad Atrani dal 20 al 26 luglio 1722 a conclusione dei festeggiamenti in onore di Santa Maria Maddalena, celeste protettrice del piccolo borgo marinaro. Maddalena sarà interpretata dal mezzosoprano Agata Bienkowska, Livia dal tenore Gianluca Pasolini, Antuono dal basso caratterista Giuseppe Naviglio, il sopranista Paolo Lopez sarà Lico. La natura eterea di Angiolo e Materno sarà espressa da due contraltisti, Aurelio Schiavoni ed Enrico Torre, mentre il Demonio sarà impersonato dall’altro basso, Carlo Torriani. Presenterà la serata il giornalista Raffaele Romano.

«L’Europa, l’Italia, Napoli»

«Ciò che hai ereditato dai padri - scriveva Wolfgang Goethe - conquistalo per possederlo». Così, la musica del Festival ricuce la storia dei luoghi nei quali è rappresentata, ne rielabora e intesse la narrazione attraverso un linguaggio comune che risale dal tempo e dalle memorie perpetuate: la rassegna approda nell’ex Chiostro di San Paolo Eremita, domenica 25 agosto alle ore 21, per compiere un viaggio nel Barocco musicale di Antonio Vivaldi e Georg Philipp Telemann dal titolo «L’Europa, l’Italia, Napoli». Protagonisti lo svedese Dan Laurin, uno dei massimi virtuosi di flauto dolce, e l’orchestra «La Confraternita de’ Musici», diretta dal M.O Cosimo Prontera. Antonio Vivaldi, personaggio poliedrico, eccellente violinista, impresario teatrale, compositore fertilissimo, fu considerato dai suoi contemporanei il più popolare compositore del tempo, mentre Georg Philipp Telemann fu, nel periodo di passaggio tra Barocco e Classicismo, il maestro più grande e attuale, che incarnava il modello di compositore moderno, in cui si riflettevano sia le inquietudini sia le diverse e promettenti nuove tendenze del periodo. 

«Soy contento y vos servida»

La XXII edizione della rassegna internazionale di musica antica prosegue martedì 27 agosto, alle ore 21, nella cornice del Chiostro dei Domenicani a San Vito dei Normanni, con il concerto «Soy contento y vos servida» che l’ensemble «Contrarco Consort», diretto da Gianfranco Russo, dedica all’opera di Juan del Encina, pseudonimo di Juan de Fermoselle, autore considerato il padre del teatro spagnolo e uno dei cardini della musica rinascimentale. Seppe infatti coniugare la tradizione musicale - elaborata nell’ambito della chiesa e dell’università - con le influenze provenienti dalle diverse culture che avevano contribuito a creare la realtà storica spagnola e dalla musica popolare, dando luogo a un linguaggio musicale rinnovato.

«L’Arte dell’arco»

Il Festival ripercorre un tema originale giovedì 29 agosto alle ore 21. Si torna a Brindisi, nel Chiostro del Palazzo Vescovile, per un viaggio ideale nell’arte dell’arco di Giuseppe Tartini, uno dei più grandi violinisti del Settecento - e forse di tutti i tempi. Il programma del concerto, eseguito dall’ensemble «L’Arte dell’arco» con solista Federico Guglielmo, ci offre un’immagine del virtuosismo lontana dallo stereotipo capace di suonare a velocità impressionante e di piegare il violino a ogni capriccio. L’arte dell’arco di Tartini, Veracini e prima ancora di Corelli è ricerca espressiva, esplorazione di colore, conversazione che ha bisogno di molteplici elementi, non solo dello sfoggio di bravura.

«Armonia antiqua»

Il «Barocco Festival» sfoglia il suo programma e fa sosta a Ostuni, nel chiostro della chiesa dell’Annunziata, sabato 31 agosto alle ore 21, con un programma, dal titolo «Friend or Foe? (Amici o nemici?)», che mette a confronto due personalità, Leonardo Vinci e Leonardo Leo, che trovano alcuni punti di contatto: entrambi non vissero a lungo (quaranta anni Vinci, cinquanta Leo) ed entrambi provenivano dalla provincia del Regno, l’uno dalla Calabria, l’altro dalla Puglia. L’ensemble «Armonia antiqua», diretto da Luca Campana con soprano Marta Redaelli, eseguirà di Vinci alcune sinfonie dalle opere serie più importanti, mentre di Leo una sinfonia tratta dai manoscritti della collezione di musica strumentale di Dresda e un’aria dall’opera «L’Olimpiade».

«Alfabeti. Musiche dal Mediterraneo»

Martedì 3 settembre, alle 21, il Festival si sposta nel porto vecchio di Brindisi (zona Sciabiche, porta Thaon De Revel), dove è atteso il ritorno di Rolf Lislevand, l’”apocalittico” tiorbista e liutista norvegese, con lo spettacolo «Alfabeti. Musiche dal Mediterraneo». Gli ormeggi degli “schifarieddi” faranno da speciale fondale alle esecuzioni del musicista di Oslo, che rievocano le atmosfere descritte da Eugenio Montale nel poemetto «Mediterraneo», la capacità del mare di rimanere sempre lo stesso pur mutando continuamente d’aspetto. Una prerogativa comune alla musica e alla sua infinita bellezza, alla capacità di parlare all’anima attraverso sfumature e colori che cambiano e si scambiano tra generi e interpretazioni. Condurrà la serata il giornalista Antonio Celeste.

«Ensemble Concentus»

«Leonardo|odranoel» chiude la programmazione “estiva” del «Barocco Festival» laddove si era messa in cammino, nel Chiostro dei Domenicani, a San Vito, sabato 7 settembre alle ore 21. L’«Ensemble Concentus» e la compagnia di danze storiche «Tempus Saltandi» ricreano la gioiosa atmosfera della musica, dei canti e dei balli di festa al tempo di Leonardo da Vinci, a cinquecento anni dalla morte del genio che anticipò il futuro: nel programma musicale brani di vari autori dell’epoca e letture da fonti rinascimentali tra cui «Le vite» di Giorgio Vasari e il «Codice Gaddiano», nell’idea di far rivivere l’ambiente culturale e umano, la bellezza, gli sfarzi e lo splendore delle corti rinascimentali. 

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