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BrindiFish: serata finale dedicata a Torre Guaceto e alla performer Venturi

Alessandro Ciccolella ha parlato della pesca nell'area protetta. L'artista romana ha parlato delle sue ultime opere

BRINDISI - Si è chiusa parlando di mare, di tutela e salvaguardia dell’ambiente marino, e di arte contemporanea, la terza ed ultima giornata della prima edizione del festival culturale “BrindiFish-Pesci fuor d’acqua”. Il festival ha rappresentato una bella novità nell’ambito della rassegna di eventi estivi, di successo, organizzati dal Comune di Brindisi e dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi: “La Bella Stagione”. 

A fare da cornice all’evento culturale organizzato da Vitantonio Tasco, Giuseppe Patisso e Carlo Bruno Aversa, che si è svolto nell’antico Chiostro di San Paolo Eremita, la mostra d’arte contemporanea “Mare Mostrum”. Una mostra molto visitata dal pubblico, curata da Vitantonio Tasco e Ilaria Caravaglio, che ha visto la partecipazione degli artisti David Cesaria, Giulia Cristofaro, Roberto Guadalupi, Bruno Leo, Davide Piscitelli, Fresh Rucola e Paola Romoli Venturi. Artisti del territorio e non, che con le loro opere d’arte hanno saputo narrare il mare attraverso forme ed aspetti nuovi. 

Da sinistra, Carlo Bruno Aversa, Giuseppe Patisso e Vitantonio Tasco-4

La pesca a Torre Guaceto

E di narrazione ha parlato il primo ospite del talk della serata conclusiva di BrindiFish, il direttore del Consorzio di Torre Guaceto, Alessandro Ciccolella, che ha ricordato come nel 1991 nell’area marina protetta si pescasse in modo illegale, con le bombe. Dal 2001, anno in cui nacque l’ente di gestione dell’area protetta, si è sviluppato quindi un processo di narrazione con i pescatori che andavano a pescare a Torre Guaceto. “Abbiamo narrato loro che cosa poteva essere un’area protetta anche per i pescatori”, afferma Ciccolella. “Abbiamo spiegato loro che quello era un loro tesoro e loro questa cosa l’hanno capita”. 

Ciccolella prosegue raccontando che i pescatori decisero insieme a loro, mettendolo nero su bianco, di pescare solo una volta alla settimana, pescando fuori gli altri giorni. Facendo così, per quattro anni, la popolazione dei pesci si è riformata. “Le prime pescate erano proprio bibliche”, sottolinea il direttore del consorzio, “le prime volte che dopo quattro anni hanno tirato le reti, hanno pescato sei volte di più rispetto a quanto si pescava fuori. Ovviamente, pescando, la quantità si è ridotta, ma è sempre il triplo”. 

Il pubblico della terza serata-2

“Adesso siamo diventati i gestori di un’altra area protetta”, aggiunge Ciccolella. “A Torre Guaceto abbiamo una Zona Speciale di Conservazione che si chiama Torre Guaceto Macchia San Giovanni. L’area di Torre Guaceto è dentro questa Z.S.C. La Regione qualche giorno fa ci ha affidato la gestione di quest’area che ha un mare enorme”. L’area, come spiega il direttore, a Brindisi arriva quasi sino all’aeroporto e dall’altro lato arriva ai confini di Carovigno.

“In realtà è un’area protetta un po’ sulla carta perché non ci sono dei vincoli ben precisi”, rileva ancora Ciccolella che, di seguito, parla dell’idea dell’ampliamento dell’area protetta di Torre Guaceto sino ai confini della Z.S.C. “Abbiamo inviato l’anno scorso la nostra candidatura al Ministero dell’Ambiente per l’ampliamento dell’area marina protetta di Torre Guaceto che da 2000 ettari dovrebbe arrivare a 7000 ettari, con un documento firmato da tutti i pescatori non solo di Carovigno ma anche quelli di Brindisi e Ostuni perché la narrazione che noi abbiamo fatto con i nostri pescatori loro l’hanno fatta con gli altri pescatori”.

L'arte della performer Paola Romoli Venturi

Il festival BrindiFish, che anche nella terza serata ha registrato una bella presenza di pubblico, è proseguito con un secondo talk. Ospite l’artista e performer romana Paola Romoli Venturi, che ha illustrato i suoi lavori più recenti con i quali affronta temi sociali importanti, come il progetto Paola Trash Vortex, che prende origine da una filastrocca scritta dall’artista dal titolo “Molti, Molta, Molte”. Paola Trash Vortex è un progetto performance con cui l’artista sensibilizza ad un uso consapevole della plastica attraverso le sculture performance “Isola” e i laboratori “Performance di riflessione collettiva”. Il video del progetto è stato mostrato nel corso della mostra “Mare Mostrum” insieme ad un’altra opera d’arte di Paola Romoli Venturi, “Arma letale”. Per realizzare questi suoi lavori la performer romana ha raccolto il proprio consumo di plastica per due anni. 

Paola Romoli Venturi-2

Il festival BrindiFish ha avuto il patrocinio della Regione Puglia, della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, della Provincia di Brindisi, del Museo Archeologico Ribezzo e della Fondazione Pino Pascali-Museo di Arte Contemporanea di Polignano a Mare. Sponsor della manifestazione: Tenute Rubino, Centro Verde New, Officine Tamborrino, Il Principe Salento B&B, Hotel Boutique Executive Inn, Black Sheep Store, Brunda, Schiuma-Birreria Mare, Acquapazza Restaurant, Marimisti, Limongelli Srl, BriTar, Albatros Srl Shipping Agency, Colaianni Mario & C. Sas, E-Work Spa. 

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