“Silenzi": il suggestivo reading/concerto nella chiesa di San Benedetto
Applausi prolungati, caldi e fragorosi hanno osato rompere il “SIlenzio” delle sue parole, quelle di Marcantonio Gallo, parole che incantano
BRINDISI - “Silenzi” il reading/concerto, ieri sera, raccontato da Marcantonio Gallo, nella suggestiva Chiesa di San Benedetto, alla presenza di Sua Eccellenza Monsignore Domenico Caliandro, Vescovo dell’Arcidiocesi di Brindisi e Ostuni e del Parroco Don Fabio, ha emozionato, ancora una volta, con la sua eleganza, raffinatezza e profondità di pensiero, dove ogni singola parola, ricca di significato, è capace, ogni volta, di innalzare un concetto, di suscitare un’emozione, un sussulto, un palpito al cuore.
Il reading/concerto, scritto da Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito, con l’idea di dare voce al Silenzio, ripercorrendo un “viaggio interiore” alla ricerca di se stessi, rientra nella rassegna Teatrale “Voci, Luci & Ombre, arrivata alla sua seconda edizione, grazie al sostegno di Enel e al patrocinio dell’Arcidiocesi di Brindisi.
I luoghi Sacri sono stati scelti dalla Compagnia delle Pietre, per la loro intimità. La bellissima Chiesa di San Benedetto è stata la perfetta location, per accogliere un testo così suggestivo e pieno di riflessioni, capaci di trasformare uno spazio di preghiera, in uno spazio di ascolto …“ma forse le due cose coincidono”.
Il monologo a tratti commovente, a tratti cinico ha catturato il pubblico, presente in sala, trascinandolo in “un viaggio, dove il silenzio più profondo, tocca le corde del nulla, che contiene tutto… i silenzi che parlano, che ascoltano, dove ci ritroviamo con le nostre contraddizioni, le nostre gioie, le nostre solitudini.
La “Mappa emotiva” filo conduttore della seconda edizione, tracciata da Marcantonio e i suoi compagni di avventura, ieri, era chiara e nitida; ai tre musicisti il compito di traghettare il Silenzio e segnare i passaggi dalla “voce che narra” alla “voce che canta”: Isabella Benone, con una voce straordinaria, Alessandro Muscillo, al contrabbasso e Andrea D’Accico alla chitarra hanno saputo accompagnare le parole, su un tappeto sonoro, chic e con accenni jazz.
Hallelujah di Leonard Cohen, cantata da Marcantonio ed Isabella insieme, ha sublimato, il pathos emotivo, già presente in sala…
come non applaudire, la voglia di farlo era palpabile ad ogni singola parola, ad ogni singolo silenzio, che parlava, che rifletteva, che faceva riflettere, arricchendosi di musica e canto…. e alla fine del monologo, terminato con un “schhhhh.. silenzio”, l’applauso scrosciante ha dovuto decretare, necessariamente, la bellezza e la finezza di quel pensiero…
Il prossimo appuntamento è fissato per il 23 Marzo, ore 20, nella Chiesa Vecchia dei Cappuccini.