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Martedì, 23 Aprile 2024
Teatro

Detenuti e studenti dell'Ipsia Ferraris insieme in un progetto teatrale

Il progetto vedrà protagonisti gli alunni dell'Ipsia "Ferraris" e i detenuti della casa circondariale di Brindisi, all'interno di un percorso condiviso, gestito e coordinato dalla compagnia stabile Teatro Delle Pietre

BRINDISI - “Una serata all’insegna dell’emozione, un progetto tra mondo scolastico e sistema carcerario reso possibile grazie al forte collante che è il teatro” - il dirigente scolastico dell’Istituto professionale “G. Ferraris”, Rita Ortenzia De Vito, raggiunta da Brindisi Report.it lascia una dichiarazione sulla tavola rotonda che ieri sera (6 aprile), presso gli spazi di Palazzo Nervegna, ha dato il via al progetto Miur: “Teatro dentro/fuori: carcere e dintorni”.

Il progetto vedrà protagonisti gli alunni dell'Ipsia "Ferraris” (istituto scolastico destinatario di un finanziamento ministeriale di 51 mila euro, ndr) e i detenuti della casa circondariale di Brindisi, all'interno di un percorso condiviso, gestito e coordinato dalla compagnia stabile Teatro Delle Pietre, con cui l'iniziativa è stata co-ideata grazie alla competenza maturata in quattro anni di straordinaria attività legata al tema della legalità e ad un progetto di opportunità di recupero rivolto ai detenuti della casa circondariale di Brindisi, in cui il teatro rappresenta davvero uno strumento di crescita umana e di riscatto sociale.IMG_0634-2

“Oggi il progetto “Dentro/fuori”, che per quattro anni ha svolto le sue attività all’interno della casa circondariale di Brindisi, accresce, andando incontro a nuovi obiettivi - spiega a BrindisiReport Marcantonio Gallo, corpo e anima, insieme a Fabrizio Cito, della compagnia teatrale Teatro delle Pietre - grazie al bando vinto insieme all’Istituto professionale “Ferraris” potremo spostare questo progetto dalle celle alle classi”.

Un cambio di direzione e di palcoscenico che porta con sé stimoli, ma anche interrogativi su come si possa adattare a due mondi, all’apparenza, così differenti.

“Siamo convinti che sia la scuola il luogo dove gli individui si formano - continua Gallo - parliamo di due realtà diverse, certo, ma riteniamo che la prevenzione, spostando l’attenzione dalle celle alle classi, possa dare ottimi risultati. Noi, come Teatro delle Pietre, cerchiamo di utilizzare il teatro come forma per focalizzarsi meglio come individuo”.

Alla serata, che ha registrato la presenza di un pubblico numeroso e attento, hanno partecipato, oltre alla dirigente scolastica De Vito e a Marcantonio Gallo e lo staff della compagnia Teatro delle Pietre, il Prefetto di Brindisi, dottor Annunziato Vardè, la direttrice della Casa circondariale in via Appia, Annamaria Dello Preite e il garante regionale per la Puglia dei diritti delle persone limitate nelle libertà, Pietro Rossi.

“Anche questa volta i ragazzi dell’Ipsia Ferraris hanno dimostrato di poter riuscire negli obiettivi prefissati, questa esperienza aggiungerà al loro bagaglio culturale un ulteriore traguardo” precisa la dirigente De Vito.

“Malisangu”, lo spettacolo conclusivo che verrà portato in scena dagli studenti e dai detenuti, è una performance già messa in atto dalla compagnia, ma sarà adattata in una versione junior. L’opera è ispirata al romanzo di Clara Nubile, “Tu come tutto quello che tocchi” .

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