Gli ulivi delle campagne salentine in una mostra fotografica
TORCHIAROLO - Esposizione fotografica interessante e singolare quella curata da Gianni Golia, riproposta, dopo la prima edizione, in una location diversa, ma con il medesimo spirito di condivisione e divulgazione di una vicenda ancora in corso: l’affaire Xylella. La mostra aprirà i battenti il 27 marzo prossimo e si protrarrà fino al 29 marzo presso la Scuola Media Papa Giovanni XXIII, in piazza Municipio dalle 9 alle 21.
Un percorso per immagini che accompagna il visitatore in dimensione retrospettiva, in un viaggio all’ombra degli Ulivi, tra le campagne salentine infestate dalle macabre ombre dell’egoistico interesse umano, in questa occasione ribattezzato Xylella (ma che potrebbe “provvidenzialmente” chiamarsi in tanti altri modi: Tap, Snam, Enel, Ilva, Trivelle…). Il senso estetico attraverso la fotografia cede il passo al racconto emozionale, che prevale e avvince; e così risultano magistralmente sintetizzati i ricordi di un passato non remoto, carico di sensazioni ed emozioni. Istantanee dense di significato, nel cui susseguirsi l’autore ha documentato, con acuto spirito di osservazione, i terribili giorni vissuti dalla popolazione torchiarolese alle prese con una delle peggiori pagine di storia locale e del Salento tutto. Una vicenda che ha impresso il suo indelebile marchio nell’anno 2015 e che, certamente, sarà ricordata come parte di quella storia minore entrata di diritto a far parte dell’altra Storia, quella degli eventi degni delle prestigiose pagine dei manuali. La pagina dell’ecatombe degli ulivi salentini, per ora salvi… per ora…
Il racconto testuale a corredo delle migliaia di immagini potrebbe iniziare nel più classico dei modi: “Accadde a Torchiarolo, il 3 ottobre 2015. Quello che si sarebbe potuto svolgere nella monotona lentezza di un giorno come tanti altri, in una periferia salentina in attesa dei festeggiamenti del Santo Patrono e distante dai frenetici ritmi cittadini… quello divenne un giorno indescrivibile! La consueta passeggiata mattutina, con tanto di caffè, ma… di colpo una sensazione opprimente! Lo si respirava nell’aria che la giornata non sarebbe proseguita serenamente. Le prime avvisaglie c’erano state, questo si… ma mai avremmo potuto pensare al sabato come data scelta per l’operazione ‘Notifiche selvagge’. Eppure… Decine di automobili verdi incolonnate nei pressi del Comune di Torchiarolo, sempre in quel giorno anonimo, in cui - notoriamente - gli uffici restano chiusi. Un via vai sospetto, la tensione si avverte, è palpabile. Di colpo…”
Una narrazione sul filo del rasoio, in sintonia con lo stato d’animo dei numerosi protagonisti della vicenda: i cittadini di Torchiarolo, quella piccola cittadina in provincia di Brindisi assurta agli onori delle cronache quale simbolo di Orgoglio Salentino. Una reazione probabilmente inattesa, una coesione di intenti senza precedenti: sgomento, sconcerto, paura, indignazione, rabbia, disobbedienza, resilienza, anche la disperazione dello sconforto, ma mai la paura.