Una messa in ricordo del brigadiere fasanese deceduto nell’agguato teso ad Aldo Moro
FASANO – La polizia ricorda con una messa Francesco Zizzi, il brigadiere di pubblica sicurezza di Fasano deceduto il 16 marzo del 1978, all’età di 30 anni in seguito alle ferite riportate nell’agguato terroristico teso all’onorevole Aldo Moro. Zizzi faceva parte della scorta insieme ad altri quattro uomini. La cerimonia, officiata dal cappellano della polizia di Stato don Claudio Macchitella, si terrà lunedì 16 marzo alle 11 presso la chiesa del cimitero di Fasano. A seguire sarà deposto un omaggio floreale sulla sua tomba. Alla cerimonia parteciperanno il prefetto di Brindisi Nicola Prete, il questore Roberto Gentile, i comandanti provinciali dell’arma dei carabinieri e della guardia di finanza, oltre alle autorità religiose e politiche e i rappresentanti di enti e associazioni.
Francesco Zizzi nacque a Fasano il 4 giugno 1948. Entrò nella Pubblica Sicurezza nel 1972 e dopo il corso di formazione, frequentato presso la Scuola allievi guardie di Polizia di Caserta, fu assegnato al Raggruppamento polizia di Stato di Roma. Quattro anni dopo vinse il concorso per sottufficiali e dopo il corso alla scuola di Nettuno, l’11 gennaio 1977 con il grado di vice brigadiere fu assegnato alla questura di Parma. Esigenze personali legate al progetto di nozze con la fidanzata Valeria, una ragazza di Latina, lo determinarono a chiedere il trasferimento per Roma, Reparto autonomo del ministero dell’Interno; trasferimento che arrivò il 30 gennaio 1978.
Il 16 marzo 1978 era il suo primo giorno di servizio di scorta all’onorevole Aldo Moro, aveva sostituito nel turno un collega. Al momento dell’agguato da parte del commando delle Brigate Rosse si trovava nell’Alfetta che precedeva la macchina dell’onorevole, seduto al posto del passeggero; morì durante il trasporto all’ospedale Gemelli. È insignito di Medaglia d’oro al merito civile.