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“Lavoratori stanchi e stressati, ufficio scolastico di Brindisi al collasso”

I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa descrivono una situazione estremamente critica. “Ufficio in totale stato di abbandono, pronti a convocare un’assemblea per proclamare lo stato d’agitazione”

BRINDISI – Sempre più difficile la situazione del personale dell’ufficio scolastico di Brindisi. I segretari dei sindacati Fp Cgil (P. Stella), Cisl Fp (L. Verardi) e Uilpa (F. Barbera) sono pronti a convocare un’assemblea per la proclamazione dello stato di agitazione, senza escludere ulteriori iniziative, a poche settimane dall’avvio dell’anno scolastico 2019-20.

Quello raffigurato dai tre sindacati, attraverso una nota congiunta, è una quadro estremamente critico. “Anche per quest’anno la storia si ripete – si legge nel comunicato - come sempre, a totale discapito, anche della salute, dei lavoratori dell’Usp di Brindisi e, fatto ancor più grave, nella più totale 'indifferenza' della direzione regionale e del Ministero del Miur”.

L’ufficio è a detta dei sindacati “in totale abbandono”, per i seguenti motivi: “Una sede priva del dirigente di ruolo, che viene diretta ad interim, da Bari, da un dirigente che è costretto ad operare e/o impartire disposizioni tramite l’ausilio del telefono, con email o con qualche sporadica ‘apparizione’”; “una organizzazione del lavoro pressoché priva delle necessarie disposizioni di servizio per individuare ruoli, compiti, funzioni e quindi, una ripartizione equa e ben distribuita dei carichi di lavoro sempre più pesanti”.

Inoltre “i pochi lavoratori rimasti in organico – affermano i sindacati - sono oramai al collasso, stanchi e stressati anche dalle tante scadenze amministrative sempre più incombenti”. “Già, perché, al netto degli ultimi pensionamenti, sono rimasti solo in 12 gli amministrativi di ruolo dell’ufficio scolastico provinciale di Brindisi che, coadiuvati da 6 unita in comando da altre amministrazioni per un anno (da formare ogni volta) e da 12 docenti temporaneamente utilizzati devono garantire, in condizioni limite, rinunciando sinanche alle ferie estive, tutte quelle attività propedeudiche e necessarie a garantire il corretto avvio dell’anno scolastico per tutto il territorio provinciale oltre che le regolari attività istituzionali”.

I sindacati parlano di “indifferenza e mancato rispetto anche per la salute dei lavoratori dell’Usp di Brindisi”, da parte della dirigenza. Risulta infatti che “nel caos organizzativo totale, alcune unità lavorative siano state utilizzate per le esigenze del territorio di Bari ed altre giovani unità, impiegate da alcuni anni e perfettamente autonome ed integrate nel ciclo produttivo, a breve, saranno sostituite, per via di un bando di progetti nazionali le cui risultanze di reclutamento sembrerebbero poco chiare, da docenti (da formare!!) di cui, uno, sarebbe addirittura prossimo alla pensione”. “Non rimarremo inermi”, affermano i sindacati. 

Fp Cgil, Cisl Fpa e Uilp “stante questa pericolosa politica di totale disinteresse per il territorio Brindisino, seriamente preoccupati per il futuro dell’ufficio scolastico provinciale di Brindisi, chiederanno un incontro urgente con la direzione regionale del Miur e nel contempo convocheranno un’assemblea del personale tutto per proclamare lo stato di agitazione non escludendo ulteriori iniziative”.  


   

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