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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Energia dalle onde del mare: un'impresa brindisina conquista Valencia con il suo progetto

Seconda edizione del Blue Deal Business Forum: la Geco con il suo Sewat (Sustainable Energy by Wave Trap) è risultata vincitrice della sfida "Micromobilità sostenibile alimentata dall'energia delle onde"

Un'impresa brindisina conquista Valencia grazie a un progetto green. Più di 350 partecipanti si sono riuniti dal 23 al 25 marzo a Valencia (Spagna) per la seconda edizione del Blue Deal Business Forum, un evento che fa parte di una serie di iniziative finalizzate ad accrescere le conoscenze relative alle possibilità offerte dallo sfruttamento della Blue Energy, ovvero l'energia pulita di origine marina. Il Blue Deal è un progetto europeo promosso dal Fondo europeo di sviluppo regionale, nell'ambito del programma Interreg-Med con lo scopo di promuovere la ricerca e l'innovazione. L’obiettivo è trasferire le conoscenze e gli strumenti agli stakeholders privati per favorire le loro interazioni, stimolare gli investimenti e creare partnership concrete per l'attuazione di progetti inerenti alle Blue Energy.

All'interno del forum si è svolto anche l'evento conclusivo del Blue Deal Open Innovation Challenge, un concorso aperto ad aziende innovative, startup o centri di ricerca in grado di proporre soluzioni a una serie di sfide legate al settore Blue Energy. Al concorso hanno aderito più 30 aziende europee con circa 80 progetti per rispondere alle 12 sfide lanciate da varie realtà europee che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. 

La Geco s.r.l., piccola media impresa innovativa brindisina con il progetto Sewat (Sustainable Energy by Wave Trap) è risultata vincitrice della sfida "Micromobilità sostenibile alimentata dall'energia delle onde". Legambiente Brindisi e Legambiente Puglia dichiarano di aver "sempre sostenuto il progetto della società Geco s.r.l. inserendolo nel piano di rigenerazione dell'area interclusa fra petrolchimico di Brindisi e centrale termoelettrica Brindisi Sud. Questo è uno degli esempi di alternativa efficace e seria all'approccio delle energie rinnovabili e per questo Legambiente è orgogliosa del fatto che esistano progetti in grado di diventare realtà e vengano apprezzati a livello internazionale".

Il progetto Sewat è parte integrante delle proposte sull'area formulate con docenti e studenti di scuole medie superiori brindisine, e prevede l'inserimento dell'impianto di produzione di energia elettrica e idrogeno lungo quella costa, fino a costituire anche una barriera di protezione della fragile falesia adiacente alla centrale Enel. Scrive Legambiente: "Questo lavoro è assolutamente innovativo, sostenibile e declina a pieno titolo sette dei diciassette obiettivi per lo sviluppo sostenibile contemplati nell'agenda ONU 2030. L'obiettivo è produrre grandi quantitativi di energia sfruttando le onde del mare e nel contempo, proteggere la costa dall'erosione. Il progetto è in fase avanzata di studio e sperimentazione. L'idea è stata validata con prove su modello e attualmente è in fase di costruzione un prototipo per proseguire i test in condizioni reali in mare, ciò che avverrà nelle prossime settimane".

Sewat sarà nuovamente sottoposto all'attenzione dell'Enel, che ha ufficializzato l'intenzione di realizzare un polo energetico delle rinnovabili, accanto a impianti fotovoltaici con accumulo di produzione di idrogeno e di promozione dell'utilizzo dello stesso in una filiera corta all'interno di una Hydrogen Valley, creando le condizioni per realizzare in loco filiere produttive e di economia circolare ad alto valore aggiunto.

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