"Le dune della Mezzaluna danneggiate da sentieri e auto"
Quasi scomparsa la macchia mediterranea. La denuncia pubblica della sezione di Carovigno del Partito comunista
SANTA SABINA (Carovigno) - Un lento degrado, che sta modificando l'ambiente costiero di non poche località del litorale della provincia di Brindisi, anche con "sconfinamenti" vandalistici nelle aree protette da vincoli ambientali e paesaggistici, come è accaduto alle dune fossili della spiaggia di Pennagrossa. Ma ciò di cui parla questo caso ha un altro segno: quello dell'incuria e dell'indifferenza verso il patrimonio naturale pubblico.
Per anni la spiaggia della Mezzaluna a Santa Sabina, in territorio di Carovigno, è stata nel mirino della speculazione edilizia con risultati visibili a tutti, con prevalenza dell'interesse privato su quello generale, seguendo la strada della cementificazione piuttosto che quella della conservazione e valorizzazione dei beni ambientali. I turisti non cercano case, ma spiagge e luoghi curati e tutelati, anche perchè molti di loro hanno esperienze di altre aree europee da questo punto di vista molto avanzate.
Si è inseguito invece l'affare dell'espansione degli affitti (per la maggior parte in nero), e di una offerta turista di qualità mediocre al confronto con quella di zone anche molto vicine. Così la Mezzaluna sta progressivamente scomparendo. Era lo sbocco in mare di una antichissima lama, i canaloni naturali scavati dal deflusso millenario delle acque verso il mare, con una spiaggia profonda chiusa alle spalle da una zona umida. Adesso è un lembo sabbioso circondato da costruzioni.
E le dune cosparse di cuscini di timo sono ora percorse da sterrati percorribili in auto. la denuncia arriva dalla sezsione di carovigno del Partito comunista: "A Torre Santa Sabina, località Mezzaluna, tra le dune vandalizzate, sparisce una parte di macchia mediterranea e di cuscini di timo, al loro posto spuntano strade sterrate. E’ incuria o tentativi reconditi di gestioni privatistiche dell’ultima isola naturale ancora incontaminata?", si legge in una breve nota.
"Vogliamo sperare che si tratti di semplice incuria dovuta all’incapacità amministrativa di manutenzione e di tutela degli spazi pubblici. L’amministrazione comunale deve provvedere da subito alla messa in sicurezza dell’area. Alla realizzazione di un progetto per la salvaguardia delle grotte, per il rifacimento delle dune e per la messa a dimora di nuovi cuscini di timo", è la richiesta. nelle foto allegate, si può vedere come si presentavano le dune della Mezzaluna qualche anno fa (2015) e come si presentano oggi. Eloquente.