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Nuovo piano di mobilità: siglato accordo fra Comune, Stp e Politecnico di Bari

Un gruppo di lavoro di Poliba collaborerà con il Comune e la Stp alla stesura delle linee guida del piano urbano di mobilità sostenibile. “Concluderemo il progetto il primo possibile”

BRINDISI – Un nuovo piano di mobilità urbana per una città più vivibile e più sviluppata. E’ questo l’obiettivo perseguito dal Comune di Brindisi, dalla Stp (Società di trasporto pubblico) e dal Politecnico di Bari, che stamani hanno sottoscritto un accordo quadro per la collaborazione tesa alla predisposizione dei piani di mobilità urbana sostenibile. Il progetto è stato illustrato dal commissario prefettizio di Brindisi, Santi Giuffré, dal presidente della Stp, Rosario Almiento, e dalla professoressa Loredana Ficarelli, pro rettore del Politecnico, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso la sala Mario Marino Guadalupi di Palazzo di Città.

Il politecnico, a partire dal mese di settembre, si metterà in moto con un gruppo di lavoro costituito da studenti, professori d ricercatori, per redigere nel più breve tempo possibile le linee guida del nuovo piano di mobilità. Il commissario ha spiegato che, oltre a tamponare le situazioni di emergenza fronteggiate quotidianamente, l’azione amministrativa si incardina anche su progetti  a medio-lungo termine, attraverso strumenti urbanistici che consentano di riorganizzare la città.

Per questo il Comune si è rivolto “a due eccellenze come la Stp e il politecnico di Bari”, perché “è imprescindibile affidarsi a dei tecnici”. Il commissario punta a “rilanciare l’economia e la vivibilità del capoluogo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si pone Rosario Almiento, che ha manifestato la volontà di “porre in essere delle attività programmatiche da lasciare in eredità agli organi politici”. “Da soli – prosegue Almiento – non ce la facciamo. Brindisi ha bisogno dell’aiuto delle eccellenze della regione. E Poliba è una di queste”. In questo modo si tocca un’ulteriore tappa di un percorso intrapreso nel 2014, quando nel piano industriale approvato dalla Stp si fece riferimento anche alla necessità di dar vita a progetti nei settori delle infrastrutture e della mobilità urbana, in senso generale.

A tal proposito, prendendo spunto da quanto già avviene in altre paesi europei, Almiento rimarca l’importanza dei servizi integrati e del dialogo fra le istituzioni.

Ma quanto ci vorrà per consegnare le linee guida? Non c’è un limite temporale.  La professoressa Ficarelli, ad ogni modo, assicura che si cercherà di redigere le linee guida ““nel più breve tempo possibile”.

L’auspicio del pro rettore è che “il modello riguardante il piano urbanistico di mobilità venga adottato anche in altri settori in cui la città ha bisogno di programmazione”. “Anche quello di “far circolare le auto nella città – prosegue la Ficarelli - è un compito della ricerca”.

Per il raggiungimento dell’obiettivo, però, sarà fondamentale “smussare gli angoli dei compartimenti stagni, superando i blocchi amministrativi”. Per questo la Ficarelli ha chiesto un aiuto ai settori dell’Urbanistica, del Traffico e dell’edilizia sia pubblica che privata. Occorrerà un forte spirito di collaborazione, insomma, per regalare alla città una nuova viabilità. [U1] 

 [U1]

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