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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Uliveti, spiagge e vicoli bianchi: la pedalata in Valle d'Itria

Una nuova escursione in mountain bike tra terra e mare nelle campagne e nei paesi nel nord della provincia: il racconto

torre santa sabina-2

Preso dal desiderio di provare a disegnare un percorso permanente per mountain bike nella provincia di Brindisi, con la mia compagna decidiamo di trascorrere i quattro giorni a cavallo di Ferragosto a Brindisi, così posso approfittarne per fare qualche pedalata. Mi preparo con largo anticipo studiando diversi percorsi in territori che non ho ancora esplorato e che vorrei scoprire, tra cui la Valle d’Itria, la Selva di Fasano e la litoranea nord oltre Rosa Marina. Approfitto dell’occasione e invito Luciano, un amico biker che da tempo voleva visitare la Puglia, purtroppo per lui, mentre tutti andranno a mare noi saremo in bici. Il 14 Agosto all’alba siamo già in sella alle nostre bici, partiamo da Specchiolla e percorriamo tutta la costa su sentieri e spiagge fino a Torre Pozzelle. Questi primi chilometri si dimostrano sin da subito stupendi e al contempo impegnativi, infatti in qualche occasione siamo costretti a scendere dalla bici e spingere sulla sabbia. Sappiamo che ci aspetta una lunga e calda giornata e quindi ci concediamo un passo lento ma deciso. 

torre pozzelle-2

Superiamo la torre saracena di Torre pozzelle, percorrendo i sentieri tra le fantastiche calette. Il desiderio di farsi un bagno è davvero forte, ma dobbiamo desistere, ci aspetta una giornata sui pedali e la salsedine non aiuterebbe. Dopo esserci persi un po' di volte ritroviamo la strada verso la litoranea, passando per il camping Cala dei Ginepri. Da qui inizia la nostra ascesa verso Ostuni. Percorriamo alcune strade comunali e alcune private dove, veniamo inseguiti da quattro o forse cinque cani che ci invitano a passare velocemente. Queste fantastiche vie tagliano le immense distese di ulivi e offrono degli scorci unici sulla città bianca.

ostuni tra gli ulivi-2

Arriviamo a Ostuni verso le 10, siamo perfettamente in linea con la tabella di marcia e ci fermiamo a fare colazione vista Duomo. Purtroppo non rimaniamo soddisfatti, questa terra sforna prodotti decisamente migliori di quelli che ci sono stati serviti. Ci rimettiamo in sella, la salita continua, siamo diretti alla chiesa di San Biagio. Il percorso che avevo previsto, completamente su sentieri, dopo alcuni chilometri si rivela inesistente, ancora non riesco a capacitarmi, come può una strada vicinale, tracciata sulla mappa, non esistere. Eppure il gps mi dice che siamo sulla strada giusta. Troviamo un'alternativa dapprima su strada asfaltata e successivamente su sentiero e finalmente rggiungiamo la nostra meta.

visita alla chiesetta-2

Dopo una bellissima discesa sul sentiero di san Biagio, arriviamo a in località La spennata, zona dedicata all’addestramento di cani da caccia. Percorriamo un sentiero abbastanza impervio, che purtroppo è completamente disseminato di cartucce, sembrano coriandoli a carnevale. Sono dispiaciuto perché la vista è stupenda, siamo immersi tra gli ulivi a 300 metri di altitudine e riusciamo a vedere il mare, ma non possiamo abbassare lo sguardo. Finalmente ci siamo, la nostra meta principale è li a portata di mano, tra poco avremo raggiunto Cisternino dove ci aspettano delle fantastiche bombette.

fra i trulli della valle d'itria-2

Dopo un pranzo decisamente impegnativo e un riposo meritato ripartiamo in direzione mare. I sentieri che scendono da Cisternino verso Speziale prima e Torre Canne dopo sono decisamente emozionanti e mai troppo impegnativi. Da Torre Canne decidiamo di proseguire lungo la costa prima su litoranea e infine su sentieri. Poco prima del tramonto siamo a casa.  Dopo aver percorso questi 100 chilometri, ho passato gli altri giorni in spiaggia, giuro. Ho avuto un po' di tempo per pensare, collegare con la mente i luoghi nei quali ho pedalato e immaginire un percorso che possa portare chiunque ami pedalare off-road a scoprire le bellezze di questa provincia. Forse un giorno questa idea prenderà forma e si realizzerà. Nel frattempo io proseguo con le mie avventure e continuerò a raccontarle nella speranza che possano essere di ispirazione e compagnia.

discesa vista mare-2

Chi è Alessandro Papa

Di solito riesco a mettere in fila i pensieri facilmente, ma quando devo raccontare di me stesso mi mancano sempre le parole. 
Sono un Papa, di nome ma non di fatto. Mi chiamo Alessandro, sono Brindisino e da ormai diversi anni vivo a Padova. Pur nascendo in una città di mare, all’età di 7 anni mi sono perso in montagna con gli sci ai piedi ed oggi, che ne ho 36, mi stanno ancora cercando.
Posso dirvi quello che non sono: non sono un fotografo, non sono un blogger, non sono un influencer, non sono un esploratore e non sono un cuoco. Ciò che faccio e mi appassiona è dilettarmi nell’arte di scattare foto, raccontare storie, perdermi nella natura, cucinare ed assaggiare.  Siate curiosi come me e avventuratevi sul mio canale Instagram @aroundwithale: le mie storie vi faranno compagnia!

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