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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Torre Guaceto, orchidee a rischio estinzione: "Aiutaci a proteggerle, non toccarle"

Torre Guaceto ospita un nutrito numero di orchidee. Sono circa 20 le specie presenti in Riserva e distribuite in diversi habitat

L’area protetta di Torre Guaceto è bella, sempre, ma in primavera, forse, lo è più che nelle altre stagioni.  In questo periodo, la Riserva torna a riempirsi di colori. I fiori ricominciano a fare capolino nei prati spogliati dall’inverno e sulla fascia di costa. Numerosissime le tipologie floreali che in queste settimane incantano i visitatori dell’area protetta e tante, tra queste, quelle particolarmente delicate, alle quali deve essere riservata notevole attenzione perché sono piante a rischio di estinzione.

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Nell’area di Torre Guaceto, nessun fiore può essere raccolto, la natura, animali compresi, può essere ammirata, ma non sfiorata, e, in alcuni casi specifici le ragioni della tutela sono abbastanza evidenti. Ed è proprio il caso delle orchidee spontanee. Queste costituiscono una famiglia di piante (Orchidaceae) ricchissima di specie e con numerosi rappresentanti anche nella regione mediterranea. In Puglia, si conta la presenza di circa 100 specie diverse, alcune delle quali sono esclusive (endemiche) della regione. 

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Peculiarità delle orchidee è la produzione di fiori dall’aspetto inusuale e con un’ampia gamma di forme e colori. Essendo anche, in generale, specie molto rare, la combinazione di questi caratteri le espone alle minacce dell’estinzione e della raccolta. Per queste ragioni, le orchidee spontanee sono incluse nell’elenco delle piante delle quali la Convenzione CITES proibisce il commercio internazionale, ed occorre che il Consorzio di Gestione dell’area protetta ribadisca un messaggio di fondamentale importanza: “Non raccogliete le orchidee spontanee. Ammirate i fiori che scorgete in Riserva durante le escursioni, ma non sfiorateli”.

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Torre Guaceto ospita un nutrito numero di orchidee. Sono circa 20 le specie presenti in Riserva e distribuite in diversi habitat come le praterie steppiche, la macchia mediterranea e la zona umida. Tra le diverse tipologie che arricchiscono l’area protetta ci sono la Ophrys apulica, specie endemica dell’Italia meridionale, la Serapias lingua e l’Anacamptis palustris.

Quest’ultima è la più importante sul piano conservazionistico. Si tratta di una specie di zona umida, dotata di vistosi fiori rosa. La sua distribuzione in Italia comprende solo 40 stazioni e appare complessivamente in forte riduzione rispetto al passato. In Puglia, la presenza dell’Anacamptis palustris è documentata in pochissimi altri siti rispetto a quello di Torre Guaceto.  Per questi motivi, il Consorzio invita tutti i fruitori della Riserva a rispettare l’area protetta nella sua interezza e a non toccare le orchidee spontanee presenti.

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