"Se il privato ha una valida alternativa all'esproprio, va valutata"
MESAGNE - Se l’esproprio di quattordici ettari di terreno appare un po' esagerato in relazione dell'opera da realizzare, e soprattutto se il proprietario del terreno in questione ha anche fornito la soluzione alternativa ad ospitare tali opere, che è soddisfacente per la collettività, non si capisce perché la pubblica amministrazione, in questo caso l'Anas e il Comune di Mesagne, non debbano prendere in considerazione tali suggerimenti. Per questo motivo il Tar di Lecce ha accolto il ricorso presentato da Francesco De Castro, assistito dagli avvocati Rubina Ruggiero e Giorgio Dello Monaco, annullando il decreto di occupazione anticipato del suolo e quindi la procedura di esproprio.